Una sbandata, poi il tragico schianto. Sotto accusa alcool e velocità

7 settembre 2009 | 00:33
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Una sbandata, poi il tragico schianto. Sotto accusa alcool e velocità

Alla guida della Punto killer Giacomo Campanelli, di Pomezia. Tra le vittime una studentessa dell’Università di Pomezia collaboratrice di Radio Enea

Il Faro on line –  Una corsa con l’auto per le strade deserte della capitale, dal centro fino al Lungotevere Prati. Una corsa dopo una notte passata nei locali notturni di Roma in compagnia di amici che finisce in tragedia anche forse per colpa di qualche bicchiere di alcool di troppo: due ragazze morte, una in fin di vita e quattro feriti lievi. L’auto con a bordo cinque amici comincia a sbandare e dopo aver urtato il guard-rail, all’altezza del vecchio palazzo di Giustizia, a piazza dei Tribunali, in pieno centro, si ribalta più volte finendo la folle corsa su un’altra macchina ferma e con due persone all’interno L’ennesimo bollettino di guerra degli incidenti stradali causati dal mix di velocità ed alcool ha come bilancio la morte di due giovani ragazze di Cisterna di Latina, il ferimento grave di un’altra che ora lotta tra la vita e morte, quello di due loro amici, il conducente dell’auto, ora indagato per omicidio colposo, e l’altro passeggero. Alla guida della Fiat Punto, ridotta dopo l’incidente ad un ammasso di lamiere, c’era Giacomo Campanelli, 23 anni, di Pomezia, sottufficiale della Marina. Il giovane, dopo essere stato interrogato dai vigili urbani e dal pm è stato indagato anche sulla base dei risultati dell’alcol test al quale è risultato positivo con un tasso dell’1,30 rispetto allo 0,50 consentito dalla legge. Campanelli in una testimonianza aveva detto che l’incidente era stato causato da “un problema tecnico”: “Si è bloccato il servosterzo e la macchina è andata dritta. Io ho avuto un attimo di panico, mi si è annebbiata la vista e allora è successo tutto”. Indagini sono in corso per stabilire l’esatta dinamica della tragedia.

Giulia Brignone, una delle due ragazze decedute nell’incidente, aveva compiuto 22 anni l’11 agosto scorso. Il primo maggio ne aveva invece compiuti 23 la sua amica Valentina Arru. Avevano deciso di trascorrere un sabato sera nella Capitale, come facevano spesso con il loro gruppo di amici, ma la serata di festa si è conclusa in tragedia. L’altra amica del gruppo, Valentina Porcelli, 23 anni, anche lei di Cisterna, è attualmente ricoverata in prognosi riservata. I genitori di Valentina Arru sono stati avvertiti dell’incidente mentre si trovavano in vacanza in Grecia, e a dare l’allarme questa mattina all’alba è stato il nonno della ragazza che si è rivolto ai carabinieri per avere notizie della nipote che non era rientrata in casa. Valentina, come Giulia, era una studentessa universitaria. Frequentava la facoltà di Lingue all’Università La Sapienza e viveva con i genitori e il fratello in via Cristoforo Colombo, a Cisterna. Giulia invece coltivava il sogno di diventare una giornalista ed era iscritta a Scienze della Comunicazione della Sapienza, nella sede di Pomezia. Dallo scorso anno aveva iniziato a collaborare con Radio Enea, emittente radiofonica di Anzio, dove stava facendo un tirocinio che sarebbe ripreso la prossima settimana. Valentina Porcelli invece aveva frequentato una scuola professionale e faceva la parrucchiera a Cisterna. Decine di amici delle ragazze hanno raggiunto gli ospedali romani e una folla di amici, parenti e conoscenti si è radunata fin dalle prime ore del pomeriggio anche in casa delle famiglie.