Reclutavano ragazze per avviarle alla prostituzione, sgominata gang di rumeni

26 gennaio 2010 | 01:14
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Reclutavano ragazze per avviarle alla prostituzione, sgominata gang di rumeni

Fermate dai carabinieri sette persone tra Cerveteri e Ladispoli

Il Faro on line – Nella nottata appena trascorsa, i carabinieri delle
Stazioni di Passoscuro e Torrimpietra, coordinati dalla Compagnia di
Civitavecchia, hanno dato esecuzione a 10 misure cautelari,
disarticolando così un’organizzazione, composta da cittadini italiani e
stranieri, responsabile di aver reclutato numerose ragazze che
avviavano alla prostituzione sulle vie del litorale e nella Capitale.
Le misure cautelari sono state emesse dal Gip del Tribunale di
Civitavecchia, su richiesta della locale Procura della Repubblica
diretta dal Consigliere Gianfranco Amendola.  Le indagini, coordinate e
dirette dal Sostituto Procuratore di Civitavecchia, Margherita Pinto,
hanno accertato che, almeno dal mese di maggio 2009, l’organizzazione
reclutava ragazze dalla Romania per avviarle alla prostituzione.
Una
volta giunte in Italia le ragazze ricevevano supporto logistico e
protezione, nonché direttive circa l’espletamento dell’attività di
meretricio e la zona sulla quale esercitarlo. All’interno
dell’organizzazione, è emerso il concorso di tutti i soggetti
nell’attività delittuosa, ma ad uno in particolare appare riconosciuto
il ruolo di capo, promotore ed organizzatore del lavoro di tutti gli
altri, ai quali forniva indicazioni sui luoghi, sulle modalità di
gestione delle ragazze nonché sul comportamento da tenere con gli
estranei al gruppo. Grazie all’opera di uno degli indagati, che aveva
svolto l’attività di buttafuori presso alcuni night della zona,
l’organizzazione entrava in contatto in particolare con due circoli
privati, di proprietà di due soggetti italiani, pure attinti da misura
cautelare, dove le stesse ragazze venivano impiegate dopo aver
terminato il lavoro sulla strada o in caso di cattive condizioni meteo.
Lo stesso, poi, era il soggetto al quale il sodalizio criminale
affidava il compito di risolvere questioni problematiche che potevano
sorgere sulla strada.  Un indagato è attinto da misura cautelare anche
per reati commessi in ambito familiare; lo stesso ha sfruttato la sua
amicizia con il capo dell’organizzazione, al quale si è rivolto per
avviare alla prostituzione la propria compagna convivente, avvalendosi
della sua opera ed evidentemente della sua struttura.
Sostanzialmente
le ragazze venivano reclutate in Romania, accolte in Italia dove veniva
fornito loro tutto il supporto logistico necessario per vivere (a
Ladispoli) e per esercitare il meretricio (nella Capitale, il
pomeriggio in zona Laurentina e la sera in zona Aurelia, e la notte
presso i due night club individuati). L’organizzazione si occupava
altresì anche di acc ompagnare materialmente le ragazze sul posto e di
fornire loro assistenza nel caso in cui si fossero verificate
problematiche. Fra gli indagati vi è anche una giovane prostituta che,
sebbene esercitasse il meretricio “in proprio”, a questa si rivolgevano
per avere la disponibilità di ragazze da impiegare in occasioni
particolari. L’indagine rientra nel quadro di una serie di iniziative
investigative che il Gruppo Carabinieri di Ostia porta avanti da alcuni
mesi, con il fine di contrastare il fenomeno relativo al
favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione sul litorale
della provincia di Roma da Ostia a Civitavecchia.
I 7 soggetti già
localizzati nel territorio compreso tra i comuni di Cerveteri e
Ladispoli sono: R.M.I., cittadino romeno, di 29 anni (con precedenti
specifici, attinto da custodia cautelare in carcere); O.I., cittadino
romeno, di 31 anni (attinto dalla misura dell’obbligo di presentazione
alla pg); V.I.F., cittadino romeno, di 35 anni (attinto dalla misura
dell’obbligo di presentazione alla pg), ritenuti responsabili in
concorso tra loro, dei reati di agevolazione e sfruttamento della
prostituzione nei confronti di due giovani ragazze;  B.S., cittadino
italiano, di anni 40, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti
in famiglia, lesioni personali aggravate e sfruttamento della
prostituzione attraverso la minaccia, tutti nei confronti della propria
compagna convivente (attinto da
custodia cautelare in carcere);
A.A., cittadina romena, di anni 21, ritenuta responsabile dei reati di
sfruttamento della prostituzione nei confronti di due giovani ragazze
(attinta dalla misura  dell’obbligo di presentazione alla pg); D.B.C.,
cittadino italiano, di anni 67 e L.C.T., cittadino italiano di anni 62,
ritenuti responsabili in concorso tra loro, dei reati di agevolazione e
sfruttamento della prostituzione (attinti da custodia cautelare agli
arresti domiciliari).