Esclusione della lista Pdl, ecco il testo dell’istanza presentata al Tribunale

27 febbraio 2010 | 19:18
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Esclusione della lista Pdl, ecco il testo dell’istanza presentata al Tribunale

Abrignani: ‘Leso il diritto degli elettori per una vicenda risibile’

Il Faro on line – “Non è stato possibile completare la presentazione della documentazione necessaria alla presentazione della lista per una circostanza assolutamente casuale e durata non più di due o tre minuti. Alla luce di quanto precede si ritiene tale situazione assolutamente lesiva dei diritti, non solo dei candidati ma di tutti gli elettori della Pdl, che verrebbero privati, per una vicenda assolutamente risibile, della possibilità di esprimere liberamente il loro voto”. Così si legge nell’istanza presentata dal Pdl al presidente dell’ufficio centrale circoscrizionale presso il Tribunale di Roma con l’ausilio del deputato del Pdl, Ignazio Abrignani, avvocato e responsabile nazionale dell’ufficio elettorale dello stesso partito.

Il testo dell’istanza

“I sottoscritti signori Alfredo Milioni, il signor Giorgio Polesi in qualità di delegati presentatori della lista provinciale Pdl fanno formale istanza alla signoria vostra illustrissima per poter completare, ora per allora, il deposito delle liste provinciale, integrando la documentazione in loro possesso con quella attualmente collocata all’interno degli uffici atti alla ricezione delle liste.

“Oggi 27 febbraio 2010 alle ore 11.40 gli stessi – si legge ancora nell’atto firmato appunto da Milioni e Polesi – erano regolarmente presenti presso l’ufficio competente per la presentazione della lista con tutta la documentazione necessaria. I sottoscritti erano pertanto in anticipo sull’ora prevista, debitamente in fila per presentare la lista, come possono testimoniare sia le stesse telecamere ivi apposte che, tra gli altri, il signor Dario Francesco, che si trovava lì per presentare la lista ‘Forza Roma’, il signore Maurizio Favaloro presentatore della ‘Lista Storacè, il presentatore della lista ‘Alleanza di Centro’. Stante la voluminosità della documentazione da presentare, depositavano a terra, all’interno della zona riservata alla presentazione e più precisamente vicino alla porta d’ingresso, tutti gli atti separati con i certificati relativi. Il termine delle ore 12 li ha visto pertanto sicuramente all’interno della zona prestabilita dagli uffici per il deposito delle liste, strettamente controllata dalle forze dell’ordine, in fila e in attesa di presentare la lista. Intorno alle 12.30 c’è stato un piccolo diverbio tra il signore Giorgio Polesi, che
si trovava in fila nel momento in cui sopraggiungeva il signor Milioni che si accingeva a sostituirlo per presentare la lista, in quanto pur essendo in due i presentatori, solo uno poteva stare fisicamente in fila, in quanto pur essendo in due i presentatori, solo uno poteva stare fisicamente in fila, e rappresentante dei radicali che sembrava lo stesso fotografando».
«Vista la confusione, in modo assolutamente occasionale e legata alla confusione che si era creata in quel momento, il signor Alfredo Milioni usciva dalla zona riservata per tranquillizzare il collega. Trascorsi neanche due minuti il signor Alfredo Milioni provava ad rientrare, ma veniva impedito anche dalle forze dell’ordine che precisavano che, essendo trascorso il termine, non si poteva più rientrare – si legge nell’atto – Nonostante le forti rimostranze del signor Milioni che, spiegava chiaramente che i rappresentati della lista
si trovavano da oltre un’ora all’interno della zona prestabilita per la presentazione delle liste e che era uscito unicamente per l’emergenza che era accaduta, non gli è stata data la possibilità di rientrare. Il signor Milioni precisava ulteriormente che la maggior parte della documentazione, ossia i 248 atti separati contenenti 2701 firme debitamente autenticate e 1878 certificati di iscrizione alle liste elettorali dei sottoscrittori della lista provinciale di cui 228 collettivi, sarebbero in quel caso rimasti incustoditi all’interno degli uffici, ma non è stato consentito il rientro. In conclusione non è stato possibile completare la presentazione della documentazione necessaria alla presentazione della lista per una circostanza assolutamente casuale e durata non più di due o tre minuti. Alla luce di quanto precede si ritiene tale situazione assolutamente lesiva dei diritti, non solo dei candidati ma di tutti gli elettori della Pdl, che verrebbero privati, per una vicenda assolutamente risibile, della possibilità di esprimere liberamente il loro voto. Il Consiglio di Stato, con sentenze anche recenti, ha sempre privilegiato il diritto alla partecipazione alla competizione elettorale, anche rispetto a circostanze sicuramente più evidenti della presente, quali il ritardo nella presentazione delle liste”. (fonte:Omniroma)