Roma, il ‘giallo’ delle liste elettorali del Pdl

27 febbraio 2010 | 18:51
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Roma, il ‘giallo’ delle liste elettorali del Pdl

Al momento risulta esclusa la lista del primo partito italiano. Reazioni e commenti

Il Faro on line – È giallo sulla presentazione della lista del Pdl per le regionali nel Lazio. A quanto si apprende, la documentazione richiesta per il deposito in Tribunale è stata presentata in ritardo, oltre il termine delle 12 fissato per legge. A quanto risulta, adesso la lista del Pdl a sostegno della candidatura di Renata Polverini sarebbe a rischio  eclusione. Gli ambienti romani del Pdl, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari, sarebbero comunque fiduciosi e tranquilli che la situazione possa appianarsi e puntano il dito contro un presunto ‘bloccò operato da militanti radicali e comunisti all’origine del ritardo. Al momento, il Pdl starebbe presentando un esposto ai Carabinieri sull’accaduto.

“Il Pdl non ha presentato le liste elettorali per il collegio della provincia di Roma alle regionali del Lazio nel termine improrogabile delle 12 previsto dalla legge”. Lo denuncia Mario Gasbarri, senatore del Partito democratico. “Ero presente – spiega Gasbarri – al Tribunale di Roma ed ho potuto filmare l’episodio con il cellulare. Posso perciò documentare che intorno alle 14, quindi due ore oltre il limite di tempo consentito, le firme non erano state consegnate e giacevano abbandonate in un corridoio. Mi auguro che ora il Pdl non cerchi ora espedienti per far rientrare dalla finestra ciò che, secondo la legge, è ormai fuori della porta”.

“Assolutamente fiduciosi” che la situazione possa appianarsi, perchè «non c’è nessun motivo per escluderci”, ma allo stato dei fatti la lista del Pdl per le regionali nel Lazio “è fuori”. Ignazio Abrignani, responsabile elettorale del Pdl, annuncia di aver presentato ricorso al presidente dell’ufficio centrale circoscrizionale per il mancato deposito della lista. “Non c’e nulla di cui allarmarsi”, assicura il deputato all’ADNKRONOS. “Confermo che non ci sono motivi per l’esclusione della lista. Allo stato attuale siamo fuori, temporaneamente”. Il ricorso presentato sarà deciso »tra stasera e domani mattina« e il Pdl è convinto di aver ragione. Abrignani racconta: “Eravamo già negli uffici, assolutamente in regola con la documentazione. C’erano due nostri presentatori, uno in fila, l’altro un pò indietro. Quest’ultimo, a un certo punto, ha avuto un piccolo diverbio con un esponente dei radicali. A questo punto, il nostro rappresentante è uscito dalla ‘zona rossa’, ma ha lasciato lì tutta la documentazione. Il risultato è che non l’hanno fatto più rientrare. È assurdo”.

“Mi riservo di parlare dopo che il Tribunale avrà deciso sul ricorso. Però, quello che appare dalle prime notizie, è un dilettantismo preoccupante da parte dei vertici regionali del Pdl. Sono convinto che la lista si possa presentare, ma, anche in caso di presentazione, in un grande partito non può avvenire un disguido tecnico come questo. Per le valutazioni politiche ci sarà tempo dopo”. Così il leader dei Cristiano popolari del Pdl, Mario Baccini, commenta all’ADNKRONOS la mancata presentazione a Roma delle liste del Pdl per le regionali nel Lazio.

“Quanto è accaduto questa mattina in Tribunale è gravissimo: la sinistra non sa più a che santo votarsi e ogni occasione diventa buona per provocazioni ai limiti dell’infantilismo se non rischiassero di provocare effetti destabilizzanti per la democrazia”. Lo sostiene il coordinatore del Pdl nel Lazio, Vincenzo Piso, commentando il caos nella Capitale alla presentazione delle liste e il rischio che resti esclusa dalla competizione proprio la lista del suo partito per il collegio di Roma. “Che il PdL, partito di governo in Italia e a Roma, primo partito del Lazio, secondo la sinistra, non possa presentare la propria lista è una cosa – sostiene Piso – che non si può neanche immaginare. E, a dimostrazione della palese inconsistenza di questo disperato tentativo, vi è la ricostruzione di ciò che è avvenuto: una sorta di tentativo di intimidazione della sinistra ha portato i nostri rappresentanti – è la versione del rappresentante del Pdl nel Lazio – al di fuori del perimetro dell’area preposta alla consegna delle liste richiamando, a causa della confusione che si era creata, l’intervento dei Carabinieri che ha cristallizzato una situazione che ha visto i nostri rappresentanti stare al di fuori di questo perimetro e tutto l’incartamento delle liste ben all’interno di esso. Secondo la sinistra, le carte dentro la ‘zona rossa’ – chiede Piso – come ci erano entrate in tempo utile? Volando?”.