Polverini: ‘Mi appello a Napolitano affinché garantisca gli elettori’

28 febbraio 2010 | 14:37
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Polverini: ‘Mi appello a Napolitano affinché garantisca gli elettori’

Alemanno: ‘Non si può alterare la libertà d’espressione di tutta Roma e provincia per rigorismi burocratici’

Il Faro on line – “Chiamo il Capo dello Stato con un appello a garantire” che gli elettori possano trovare la lista del Pdl sulle schede elettorali per le regionali nella Provincia di Roma. Lo ha detto il candidato del Pdl Renata Polverini (nella foto) che ha aggiunto: “Credo che per la sua storia personale, il Presidente Napolitano si adoperera’ per garantirlo”. “Sono convinta che si tratti solo di un fatto burocratico. Non credo che al Pdl, il maggior partito del Lazio e di Roma, possa essere impedito l’accesso alla competizione elettorale. La burocrazia non uccida la democrazia. Lancio un appello al capo dello Stato: garantisca a tutti i cittadini, anche quelli del Pdl di esprimere il proprio voto”. Così Renata Polverini candidata alla presidenza della regione Lazio nella conferenza stampa convocata al comitato elettorale di via Imbriani dopo l’esclusione della lista Pdl per ritardo dalla competizione elettorale. “Non ci nascondiamo dietro la burocrazia – rimarca Polverini – sono convinta che si tratti solo di un fatto procedurale. Il Pdl sta seguendo tutte le vie legali per garantire questo diritto di voto. Non parliamo di una lista respinta ma dell’impossibilità di presentarla. Restituiamo ai cittadini -conclude Polverini- i loro diritti”.

“Come Sindaco di Roma, mi appello al Capo dello Stato e ai magistrati che devono decidere sugli esiti di questa vicenda, affinchè venga garantito il diritto dei romani a esprimersi democraticamente. Anche la candidata presidente Emma Bonino e i partiti di centrosinistra dovrebbero essere consapevoli che non si può alterare in  questo modo la libertà di espressione di tutta Roma e Provincia”. È quanto dichiara il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. “Dalla ricostruzione dei fatti – sottolinea Alemanno – emerge chiaramente che l’esclusione della Lista del Popolo della Libertà deriva dalla sovrapposizione di forzature comportamentali e di rigorismi burocratici. Ma tutto questo, in ogni caso, non può far venir meno il diritto democratico degli elettori romani di esprimersi nè quello del principale partito della Capitale di essere rappresentato all’interno della Regione Lazio”.