Regionali, Napolitano ha firmato il decreto ‘salvaliste’ varato dal Consiglio dei ministri

6 marzo 2010 | 02:02
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Regionali, Napolitano ha firmato il decreto ‘salvaliste’ varato dal Consiglio dei ministri

Il presidente della Repubblica sigla la norma interpretativa della legge esistente che dà indicazioni precise ai giudici

Il Faro on line – E’ stato varato dal Consiglio dei Ministri il decreto che permette di recuperare le liste escluse dalla competizione elettorale. Il Consiglio dei ministri è durato appena 35 minuti. Il Decreto legge è volto ad “assicurare il pieno esercizio dei diritti di elettorato attivo e passivo”, questo in nome della “esigenza di garantire i valori fondamentali della coesione sociale”, si legge nel comunicato diffuso dal Governo al termine della riunione. Il decreto “detta alcuni criteri interpretativi di norme in materia di rispetto dei termini per la presentazione delle liste, di autenticazione delle firme e di ricorsi contro le decisioni dell’ufficio centrale regionale”.

In sostanza, nel Decreto legge viene confermata la data delle elezioni per il 28 e 29 marzo. La norma che scioglie il nodo del Lazio prevede che i termini orari per la presentazione delle liste si intendono rispettati con “il comprovato ingresso nei locali del competente tribunale o Corte d’appello, entro l’orario previsto, dei delegati incaricati della presentazione delle liste”. Qualora, anche con l’orario di ingresso rispettato, per un motivo qualsiasi non fosse stata effettuata la consegna effettiva alla cancelleria delle liste e della relativa documentazione, questo puo’ essere fatto “comunque entro 24 ore dalla scadenza del termine”.

Poco prima della mezzanotte il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha firmato il decreto. E gia’ oggi, dunque in tempo per poter essere utilizzato dai Tar, sara’ pubblicato, come annunciato dal ministro dell’Interno in conferenza stampa, in Gazzetta Ufficiale. “Sono soddisfatto per la collaborazione tra le istituzioni al fine di garantire a tutti il diritto di voto”. Silvio Berlusconi si e’ congedato così – dopo una lunghissima giornata di intenso lavoro – dai suoi ministri a Palazzo Chigi.