Elezioni regionali, il Pdl non si arrende: pioggia di ricorsi

10 marzo 2010 | 17:02
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Elezioni regionali, il Pdl non si arrende: pioggia di ricorsi

Va avanti quello al Consiglio di Stato. Pronto anchen quello contro l’Ufficio elettorale

Sarà depositato intorno alle 19 il ricorso del Pdl contro la decisione di ieri dell’Ufficio circoscrizionale elettorale che non ha ammesso la lista provinciale di Roma del partito, che era stata ripresentata all’indomani della pubblicazione del dl cosiddetto “salva liste”.
Sarà il deputato responsabile dell’ufficio nazionale elettorale del Pdl Ignazio Abrignani a consegnare il documento all’ufficio elettorale centrale presso la corte d’appello accompagnato dai due presentatori di lista Alfredo Milioni e Giorgio Polesi.

Intanto va avanti il ricorso al Consiglio di Stato sulla prima decisione del Tar.
“L’ordinanza del Tar Lazio è assolutamente irragionevole, erronea e illegittima laddove sostiene l’inapplicabilità del dl 29/2010. Secondo il giudice di primo grado, infatti, la normativa statale in materia non si applicherebbe nella Regione Lazio, atteso che quest’ultima avrebbe già esercitato la propria competenza legislativa con la legge regionale 2/2005. Il Tar ha operato una inammissibile disapplicazione della norma statale”. Questo un passaggio dell’appello al Consiglio di Stato depositato dal Pdl contro la mancata sospensione disposta dal Tar del Lazio del provvedimento che ha disposto la mancata ammissione della lista della provincia di Roma del partito dalle prossime competizioni elettorali regionali. In particolare, secondo i ricorrenti la Regione «può esercitare le proprie prerogative legislative disciplinando il sistema di elezione, nonché i casi di ineleggibilità e di incompatibilità del presidente e degli altri componenti della giunta regionale nonché dei consiglieri regionali”. Tale potere trova “il limite dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica”. Secondo il Pdl “è di tutta evidenza che il giudice, avendo riscontrato l’incompetenza della norma statale, avrebbe potuto eventualmente sollevare questione di legittimità costituzionale» del dl e pertanto i giudici amministrativi avrebbero dovuto “sospendere i provvedimenti impugnati ed ammettere, seppur in via interinale, il Pdl alle prossime elezioni regionali”.
La risposta del Consiglio di Stato probabilmente arriverà sabato.