Veleni sul voto, già iniziano le scaramucce

28 marzo 2010 | 16:44
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Veleni sul voto, già iniziano le scaramucce

Botta e risposta tra centrosinistra e centrodestra sulla possibile regolarità delle schede

Botta e risposta tra la candidata del centrosinistra alla regione Lazio, Emma Bonino e il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, sulla regolarita’ del voto nel Lazio. La Bonino, arrivando questa mattina al seggio di via Giulia, nel centro di Roma, e’ tornata ribadire che a suo parere la scheda deve considerarsi nulla se si segna il nome del candidato che non sono presenti nelle liste, perche’ questo

potrebbe comportare il rischio che il voto sia riconoscibile. “La questione che e’ stata sollevata sulla congruita’ delle schede, quando manifestano preferenze per candidati non presenti in nessuna lista, non e’ conforme alla legge”, ha detto.  “Ho trovato – ha aggiunto – un simpatico manuale della Lega Nord che spiega bene la legge e dice che se un signore non si e’ candidato in nessuna lista la scheda e’ nulla, perche’ potrebbe essere un tentativo per far riconoscere il proprio voto”. Secca la replica di Gasparri, secondo cui Bonino “mente a urne aperte” e la “circolare del prefetto di Roma a proposito e’ chiarissima”. Gasparri si richiama al ‘favor voti’ e sostiene che “la validita’ del voto assegnato ad una lista anche se con accanto un nome di un non candidato e’ chiara”. “Non si giochi a imbrogliare ulteriormente – conclude l’sponente del Pdl – non bastano i pacchi bomba e le minacce di ogni tipo? Si vorrebbe ulteriormente sabotare la legalita’ repubblicana?”. Alla candidata radicale risponde anche il coordinatore della campagna elettorale di Renata Polverini, Andrea Augello, secondo cui “non e’ un bello spettacolo vedere Emma Bonino il giorno delle elezioni aggrapparsi alla speranza che elettori in buona fede del Pdl vedano annullata la loro scheda”.