‘No alla chiusura dei reparti di ostetricia e ginecologia’

12 agosto 2010 | 18:19
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‘No alla chiusura dei reparti di ostetricia e ginecologia’

Il Comune manda una cartolina alla Polverini contro i tagli all’ospedale

Il Faro on line – Il Comune di Tarquinia ha inviato una cartolina all’indirizzo del presidente Renata Polverini per dire “no alla chiusura del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Tarquinia”. Grazie all’iniziativa dell’Amministrazione, nata da un’idea del sindaco Mauro Mazzola, chiunque potrà far arrivare al presidente della Regione Lazio Renata Polverini la sua protesta per la chiusura dell’unità complessa e il suo accorpamento a quella del nosocomio di Civitavecchia. La cartolina, distribuita gratuitamente dal 12 agosto, presenta sei scatti fotografici di un neonato disposti su due file e in basso a destra lo slogan “made in tarquinia” con un fiocco e un ciuccio, per sottolineare l’importanza del punto nascite della città. Il retro è diviso in due sezioni: in quella a sinistra appare la scritta “Sì a ginecologia. Sì a ostetricia. Sì ai bambini – No alla chiusura del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Tarquinia”. In quella a destra è riportato l’indirizzo della sede della Regione Lazio. “L’obiettivo è quello di invadere di cartoline le scrivanie del presidente Polverini e della Pisana. La popolazione non accetterà la chiusura del reparto di ostetricia e ginecologia e i tagli indiscriminati alla rete ospedaliera viterbese – dichiara il sindaco Mauro Mazzola – Il riordino del sistema sanitario regionale deve passare attraverso il confronto con gli enti locali. Invito nuovamente il governatore Polverini a venire a Tarquinia e a vedere con i propri occhi la realtà del nosocomio”. Procede intanto a gonfie vele la petizione, che proseguirà anche nei prossimi giorni. “La risposta delle persone è stata entusiasmante, a dimostrazione di quanto il problema sia sentito dalla città. – conclude il primo cittadino – Saranno percorse la via istituzionali e quella delle manifestazioni popolari. Non sarà lasciato nulla d’intentato”.