Spiaggia Arenauta, Pdl: ‘Oscuri retroscena sulla recinzione’

14 agosto 2010 | 00:44
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Spiaggia Arenauta, Pdl: ‘Oscuri retroscena sulla recinzione’

Leccese commenta le dichiarazioni dell’assessore Ciano: ‘Si faccia chiarezza’

Il Faro on line – “Ci sono stati dei suggeritori privati e ‘interessati’ a cui il Comune avrebbe fatto riferimento in relazione all’ingabbiamento della spiaggia dell’Arenauta”. “Questa – afferma Cristian Leccese, coordinatore cittadino del Pdl – la sconcertante affermazione rilasciata alla stampa dall’assessore al Demanio Antonio Ciano nel tentativo di spiegare le ragioni della chiusura di un bel tratto (700 metri) di arenile, recintato dalle forze dell’ordine su disposizione del sindaco. Parole pesanti che svelano un retroscena poco chiaro sulla questione Arenauta: secondo Antonio Ciano, il sindaco Raimondi si sarebbe attivato a far chiudere la spiaggia dietro la spinta di ‘suggeritori privati interessati alla questione’. Se fosse vero quello che dice Ciano, ci troveremmo di fronte a un vero e proprio comportamento ambiguo, antigiuridico, politicamente scorretto, dell’Amministrazione Raimondi che va ben al di là di ogni ragionevole principio di pubblica amministrazione e che dimostrerebbe come la maggioranza di sinistra sia davvero arrivata al collasso. Un sindaco e una Pubblica Amministrazione hanno il dovere di esercitare il loro potere nell’interesse della collettività nel rispetto delle leggi. La questione dell’Arenauta è più che chiara. Dalle carte attestanti il pericolo di frane si comprende benissimo quali tratti di spiaggia siano compromessi. Il sindaco invece – prosegue Leccese – mostrando un eccesso di zelo apparentemente inspiegato, ha inteso “ingabbiare” un più ampio tratto di spiaggia, di fatto chiudendo anche quello, non considerato pericoloso, dove esercitano la propria attività alcuni operatori turistici. I quali nel bel mezzo della stagione estiva sono stati costretti a subire il blocco delle proprie attività commerciali. A questo punto, appare opportuno che il sindaco Raimondi smentisca il suo assessore, che faccia chiarezza su quelle maldestre affermazioni. Preso atto dell’incapacità dell’assessore al demanio nel gestire la questione Arenauta – oltre che altre questioni attinenti alle polemiche su personaggi del Risorgimento legate all’unità d’Italia – il sindaco compia un gesto di buonsenso e di coraggio ritirando le deleghe all’assessore che interpreta la storia ad usum delphini compromettendo l’immagine della città di Gaeta”.