Pdl: ‘Ici, le interpretazioni forzate di Cardi’

Il Faro on line – “Ici aree edificabili: deve essere sfuggito all’assessore al bilancio Cardi che il dato del 70% dei ricorsi rigettati da me riportato – la cui attendibilità e fondatezza contesta – si riferiva alla sola Delibera di Giunta dello scorso 23 luglio con la quale era stato conferito mandato al Sindaco di proporre ricorso avverso la Commissione Tributaria Regionale”. La sortita polemica è di Cristian Leccese, Coordinatore Pdl di Gaeta. “Dunque – prosegue Leccese – non disinformazione da parte mia ma solo cattiva o strumentale interpretazione da parte dell’assessore che invito a riflettere su tutti i dati della vicenda e non solo su quelli esposti a suo piacimento. A quanto ci risulta i ricorsi già definiti innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale sono attualmente circa 340. Di questi circa 60 (18%) hanno di fatto annullato l’accertamento prodotto dalla solerte Amministrazione Raimondi. Dei rimanenti risulta che circa 100 (28%) modificano l’accertamento dell’amministrazione in favore del contribuente. In totale il responso contrario agli accertamenti dell’Amministrazione, sulla base totale dei ricorsi discussi, è pari a circa il 47%. In sostanza circa 5 contribuenti su 10 la spuntano contro gli accertamenti targati Raimondi-Cardi. Ma ciò che intendo stigmatizzare – affonda ancora Leccese –  è la fredda e cinica matematica dell’amministrazione di sinistra che non tiene conto dei diritti e delle istanze dei cittadini gaetani che posseggono terreni solo “virtualmente” edificabili e che edificabili non saranno mai a causa dei mille vincoli urbanistici e della conformazione del territorio del Comune di Gaeta. La Giunta Raimondi dovrebbe soffermarsi di più su questo aspetto attraverso una serena ed approfondita riflessione. Non si possono adottare solamente delibere frutto di meri calcoli matematici e della disperata esigenza di cassa. La politica invece – conclude – deve anche occuparsi della condizione dei suoi cittadini e fare in modo che questi possano realizzare le proprie aspettative secondo sani principi e in attuazione delle norme”.