Crociere nel Mediterraneo: Civitavecchia al primo posto

25 agosto 2010 | 00:09
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Crociere nel Mediterraneo: Civitavecchia al primo posto

Raggiunti i due milioni di passeggeri

Il Faro on line – In poco meno di trenta anni la vacanza crocieristica ha conosciuto una profonda trasformazione, passando da bene di lusso a prodotto di massa. Inoltre, a differenza di altri turismi che progressivamente spostano il proprio raggio di interesse, le crociere tendono a confermare l’attenzione mondiale sul bacino del Mediterraneo, secondo solo alle destinazioni caraibiche.  Proprio per definire e monitorare un settore, quello crocieristico, in continuo sviluppo, l’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo ha creato e promosso l’Osservatorio nazionale sul turismo crocieristico nel Mediterraneo. I primi studi indicano che il Mediterraneo delle crociere cresce più dei competitori, ed in questo quadro favorevole l’Italia si distingue per importanza, dinamicità e leadership: i primi dati 2009 e le previsioni 2010, infatti, ci pongono ai vertici delle classifiche euro-mediterranee per numero di passeggeri imbarcati, Inoltre Civitavecchia avrebbe superato Barcellona e sarebbe quindi il maggior porto crocieristico del Mediterraneo, con oltre 2 milioni di passeggeri. E per il 2011 è prevista la saturazione delle banchine.
Tuttavia, l’assetto proprietario del settore, pur con rilevanti eccezioni, appare fortemente estraneo al business europeo: sono infatti ancora i grandi gruppi americani a fare da padroni, sia direttamente che indirettamente, controllando anche molti marchi locali. Diverso il caso della cantieristica, che vede Italia, Germania ed Inghilterra molto attive e specializzate sia nella costruzione che nella ristrutturazione delle navi: sono attualmente in cantiere 36 nuove unità L’Italia appare leader in Europa e nel Mediterraneo anche per quanto riguarda gli effetti economici della crocieristica, raccogliendo il 30% della spesa diretta ed il 31% dell’occupazione, sempre a livello europeo. Al 2008, si stima che i posti di lavoro generati dalla crocieristica in Europa superino le 310 mila unità delle quali un terzo soltanto in Italia. Va anche detto che le stime parlano di una ricaduta turistica limitata, in quanto solo il 18% dell’impatto prende questa direzione, mentre la parte del leone la fanno la cantieristica da un lato, e le attività armatoriali dall’altro.
Inoltre le crociere piacciono perchè offrono la rassicurazione di un mezzo e di una formula ricettiva unica, in cui si può dormire sempre nella propria cabina e limitare al cuore delle città le escursioni. Da questo punto di vista gli studi promossi dall’Ente Bilaterale del turismo fanno sospettare che, su determinati mercati, le crociere esercitino per l’Italia un certo ‘effetto di sostituzione’ rispetto alla fruizione di vacanze stanziali.