‘Cantina Cerveteri, stabilimento di pregio’

26 agosto 2010 | 00:47
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‘Cantina Cerveteri, stabilimento di pregio’

Lo dichiara, in una nota, l’assessore alle Politiche Agricole della Regione Lazio, Angela Birindelli

Il Faro on line – “Lo stabilimento di Tarquinia della Cantina Cerveteri è una struttura di pregio che qualifica la produzione vitivinicola del nostro territorio. La Regione Lazio, insieme a tutte le istituzioni coinvolte, farà tutto ciò che rientra nelle proprie competenze per tutelare i produttori di
Tarquinia e salvaguardare una risorsa importante dell’economia locale”.
Lo dichiara, in una nota, l’assessore alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali della Regione Lazio, Angela Birindelli in merito all’eventuale non riapertura della sede di Tarquinia e all’intenzione, da parte del Presidente della Cantina di Cerveteri, di convogliare il raccolto dell’uva presso lo stabilimento di Cerveteri.
“Stiamo valutando attentamente la situazione – aggiunge l’Assessore – per trovare la strada migliore da perseguire al fine di venire incontro alle necessità di tutti. Siamo consapevoli delle difficoltà dovute all’attuale crisi economica, ma proprio per questo dobbiamo lavorare per raggiungere un accordo condiviso che possa trasformare una fase di recessione industriale e produttiva in un’occasione di sviluppo per il bene di tutto il territorio”.  “Il comune di Tarquinia – prosegue la nota – rientra nei disciplinari di produzione del Tarquinia DOC, Cerveteri DOC e Lazio IGT. Un’areale di produzione che si estende lungo la fascia litoranea tirrenica, tra le province di Roma e Viterbo, dove si trova l’antica zona etrusca famosa per le sue necropoli. La ricca documentazione archeologica e artistica dimostra l’importanza che vite e vino ebbero per gli Etruschi, che introdussero e diffusero la coltivazione della vite in tutta l’Italia cento – settentrionale. Oggi, sul territorio sono presenti interessanti realtà imprenditoriali in grado di coniugare la storica vocazione enologica della zona con le tecniche produttive più moderne e innovative”.