Cedolare secca, Pdl: più soldi al Comune e affitti a canone convenzionato

30 agosto 2010 | 00:14
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Cedolare secca, Pdl: più soldi al Comune e affitti a canone convenzionato

Leccese: ‘Il Pdl propone a Raimondi di venire incontro a chi è costretto ad abitare in una casa in affitto’

Il Faro on line – “Nelle casse comunali, a partire dall’anno prossimo, l’Amministrazione può far confluire cospicue somme di denaro derivanti dall’applicazione della cosiddetta ‘cedolare secca’, un’imposta unica che va a sostituire la miriade di tasse e balzelli che pesano sui contratti di locazione”. Lo afferma Cristian Leccese (nella foto), coordinatore cittadino del Pdl, il quale spiega che “dal 1° gennaio prossimo sui contratti di locazione si pagherà un’imposta fissa del 20% al posto dell’Irpef, delle addizionali, e anche dell’imposta di bollo e di registro”.
La cedolare secca rientra nell’attuazione del federalismo fiscale. Il suo gettito infatti andrà ai comuni come quello delle imposte di bollo, di registro, ipotecarie e catastali, dell’Irpef sui redditi immobiliari. I comuni, in sostanza, faranno cassa con le case. Questo per compensare i tagli di trasferimenti da Roma.
Questo tipo di tassazione secca, varato dal governo Berlusconi, è stato immaginato anche come una misura antievasione sui redditi derivanti dalla locazione di immobili. Dal 1° di gennaio 2011 tutti i proprietari che concederanno in affitto un immobile non dovranno più sommare tali redditi ai fini del calcolo Irpef, bensì pagare solamente una “cedola secca” del 20% sull’importo complessivo del canone annuo pattuito. Questo innovativo sistema di imposizione del consentirà ai tanti proprietari di risparmiare mediamente oltre il 20% (22,6% dati Sole 24 ore) rispetto all’attuale sistema di tassazione. Con la cedolare arriva, quindi, un giro di vite contro gli affitti in nero.
“Ma – precisa Leccese – il Pdl propone all’Amministrazione Raimondi di venire incontro alle esigenze di chi, non essendo proprietario, è costretto ad abitare in una casa in affitto. Difatti, Gaeta non è solamente piena di proprietari che affittano i loro immobili, è anche piena di cittadini conduttori che utilizzano case in affitto. Per favorire soprattutto queste persone – prosegue il coordinatore cittadino – l’Amministrazione comunale ha la possibilità di stipulare degli accordi territoriali con le Associazioni dei costruttori e degli inquilini, in forza della legge 431/98, dando la possibilità ai tanti cittadini, soprattutto giovani coppie, di affittare una abitazione ad un canone “convenzionato”, normalmente più basso dei prezzi di mercato. L’interesse dei proprietari è quello di vedersi abbattute ulteriormente l’aliquota dell’imposizione”.
Dunque, dal 1° gannaio 2011, la nuova imposta sugli affitti del 20% sarà incassata direttamente dai Comuni, i quali avranno anche l’onere dei controlli sui cosiddetti affitti “in nero”. Gaeta è una città che vive molto, a livello reddituale, sulle locazioni ed il gettito che la nuova imposta dovrebbe generare sarà sicuramente una entità economica molto rilevante e significativa per il Comune di Gaeta.