Doglie premature sulla nave, partorisce dopo un volo in elicottero

20 settembre 2010 | 01:44
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Doglie premature sulla nave, partorisce dopo un volo in elicottero

La donna, ora ricoverata, sta bene. Per la piccola però non c’è stato nulla da fare

Il Faro on line – È fuori pericolo di vita Carla Zacco, la donna che ha partorito prematuramente su un elicottero – appena atterrato – dei vigili del fuoco, che l’avevano soccorsa mentre si trovava a bordo di una motonave partita da Civitavecchia. Dopo il travaglio, avvenuto al momento dell’atterraggio sull’elisuperficie dell’ospedale Cardarelli di Napoli, dove è tuttora ricoverata, la donna, che ha dato alla luce una bimba morta, ha avuto una ulteriore complicanza. I medici parlano di ‘atonia uterina’, la mancata contrazione, cioè, delle pareti dell’utero cheporta come conseguenza una emorragia. Il medico che l’ha soccorsa, Fulvio De Simone, è riuscito tuttavia a salvare sia la vita della donna sia l’utero. La Zacco, 34 anni, romana, potrà ancora diventare mamma. Alla sua prima gravidanza, la donna è stata informata del decesso della sua bambina. Ad assisterla durante il parto è stata un’ostetrica del Cardarelli, Tina Attanasio.

Il racconto

La donna si era imbarcata l’altroieri sera con il marito, di nazionalità inglese, sulla motonave Catania della Grimaldi lines, partita alle 22.30 da Civitavecchia e diretta nella città etnea. Al sesto mese di gravidanza, la donna era partita senza particolari preoccupazioni; ieri, però,quando la nave si trovava nel golfo di Napoli, tra Capri ed Ischia, ha avvertito contrazioni sempre più forti ed ha chiesto aiuto al personale di bordo, capendo che il parto prematuro potesse essere imminente. Le condizioni meteomarine non hanno permesso il trasporto della paziente a terra via mare, e neppure l’intervento dell’elicottero del 118 che non poteva posarsi sulla nave né era attrezzato per issare a bordo la donna. Capitaneria di porto e 118 hanno quindi avviato una articolata operazione di soccorso: un medico di Capri è stato fatto arrivare a bordo della nave, e da Napoli è partito uno degli elicotteri dei vigili del fuoco utilizzati abitualmente per i soccorsi in caso di calamità. Grazie alle attrezzature in dotazione, è stata calata una barella sulla nave; è stato così possibile issare con un verricello la paziente sull’elicottero, e trasportarla a terra. Anche il medico ha preso posto con i vigili del fuoco accanto alla donna incinta. Le condizioni della paziente sono repentinamente peggiorate, tanto da far temere che il parto avvenisse a bordo, ma – considerando i soli sei mesi di gestazione – il medico ha atteso il più a lungo possibile. Appena giunto a terra l’elicottero è stata fatta venire alla luce la neonata, che ha ricevuto subito le prime cure in una incubatrice. Alla nascita il peso era poco più di un chilogrammo,e le sue condizioni erano critiche; poi, purtroppo, la bimba non ce l’ha fatta.