Fiumicino, bocciato a 7 anni. Il Codacons ricorre al Tar

27 settembre 2010 | 00:22
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Fiumicino, bocciato a 7 anni. Il Codacons ricorre al Tar

Troppe assenze, l’anno va ripetuto. Ma ora per le maestre è stato chiesto una ‘verifica della capacità d’insegnamento’

Il Faro on line – “Il Codacons denuncia Il caso di un bambino si 7 anni, bocciato lo scorso anno scolastico in seconda elementare in una Scuola di Fiumicino. Le leggi in vigore e numerose sentenze in materia prevedono che si possa bocciare un bambino alla scuola primaria solo in casi eccezionali, ossia quando c’è l’unanimità degli insegnanti e comunque quando le assenze siano state talmente tante da non aver consentito alle maestre di esprimere una qualunque valutazione, vale a dire il noto ‘non classificatO’. In questo caso però il bambino è stato valutato, registrando numerosi 7 nel primo quadrimestre, scesi a 5 e a 4 nel secondo, a causa di problemi di salute di cui la scuola era pienamente informata e che hanno determinato Numerose assenze, e le stesse maestre ammettono come lo studente non abbia alcuna carenza intellettiva”. Così in una nota il Codacons. “Nello scrutinio del consiglio di classe si legge infatti che la mancata ammissione del bambino è dovuta – si legge nel comunicato – “esclusivamente alla discontinuità scolastica e non ad alcuna carenza intellettiva dell’alunno”, e che “ilbambino deve acquisire autonomia nel lavoro e deve maturare una migliore organizzazione del lavoro”. In pratica gli fanno ripetere l’anno anche se il bambino non ha carenze intellettive e credono che un trauma – quale è un cambio di classe – possa aiutarlo a… fare meno assenze (‘l’inserimento in un nuovo gruppo e con nuove insegnanti possa creare un clima più sereno, dove l’alunno possa raggiungere quelle competenze che gli consentiranno di proseguire il percorso scolastico di apprendimento”). La motivazione che adducono le maestre – secondo il Codacons – “è assurda e la bocciatura assume un intollerabile connotato punitivo; tra l’altro la scuola neppure ha comunicato alla famiglia l’intenzione di bocciarlo perché nel secondo quadrimestre non è riuscita a contattare i genitori. Circostanza che viola anche la regola per cui la bocciatura in seconda elementare deve essere ‘partecipata’ alla famiglia”.
Per tali motivi il Presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha presentato un ricorso al Tar del Lazio contro la bocciatura del bambino, e la decisione della III Sezione è attesa per il prossimo 29 settembre. È stato chiesto anche di verificare se le maestre autrici del giudizio abbiano le dovute capacità per insegnare e giudicare i propri alunni”.