‘Ndrangheta a Fondi, la Regione latita’

28 settembre 2010 | 18:22
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‘Ndrangheta a Fondi, la Regione latita’

Peduzzi e Nobile (FdS): ‘Abbiamo sollecitato il presidente Polverini a emanare il regolamento senza ricevere risposta’

Il Faro on line – “Il sequestro operato oggi a Fondi dal centro operativo della Dia di Roma di un ingente patrimonio riconducibile al clan Tripodo ci costringe a tornare a parlare delle responsabilità della Regione Lazio”. Lo dichiarano in una nota congiunta Ivano Peduzzi e Fabio Nobile, rispettivamente capogruppo e consigliere regionale della Federazione della Sinistra.

“Mentre la magistratura e la società civile fanno il loro dovere per contrastare la mafia, la Regione e la sua Presidente latitano. Da tempo, oltre due mesi – proseguono i consiglieri – abbiamo sollecitato il presidente Polverini a emanare il regolamento, approvato in marzo dalla Giunta, per dare operatività alla Agenzia regionale per i beni confiscati (Abecol), senza ricevere nessuna risposta, nonostante questo sia un atto dovuto”.
“Abbiamo, inoltre, – continuano – sollecitato la Giunta a costituirsi parte civile nel processo Damasco2, che vede implicati proprio le persone oggetto dei sequestri di oggi. Ma, nonostante i tempi siano brevi (la costituzione va fatta entro il 20 ottobre), anche a questa sollecitazione non abbiamo ricevuto risposta”.

“Nella riunione dei capigruppo di domani – concludono Peduzzi e Nobile – chiederemo che sia proprio il Consiglio regionale a discuterne nella prossima seduta”.