‘In silenzio per non cadere in diatribe da bar’

2 ottobre 2010 | 00:53
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‘In silenzio per non cadere in diatribe da bar’

L’associazione 2punto11 replica a Raffele Megna

Il Faro on line – “Crediamo che il coordinatore del PD Raffaele Megna si preoccupi inutilmente per il silenzio del mondo dell’associazionismo di destra che non si espresso in merito alle parole offensive dette da Bossi nei confronti dei romani”.

E’ quanto si legge in un comunicato stampa dell’associazione Culturale 2punto11. “Il motivo è semplice, non abbiamo ritenuto importante dare retta a quanto detto da Bossi, sia perché non ci interessa cadere in diatribe da bar, che non hanno nulla di politico, sia perché i quanti si sono lanciati in difesa di Roma lo hanno fatto più per esibizionismo campanilista e non per vero spirito di  romanità”.

“Per chi crede nel vero spirito e nell’essenza del S.P.Q.R. una battuta del politico di turno non scalfisce, non penetra, nemmeno viene recepita… è come se una formica ruggisse ad un leone. Invece l’ovvietà politica di chi proviene da un partito che fino al 2000 ha bandito il tricolore dalle manifestazioni di partito ritenendolo un ostentazione fascista non può che farci sorridere, un partito che ha per anni sostituito l’S.P.Q.R. con il simbolo bolscevico C.C.C.P”.

“La simbologia di Roma ripudiata e banalizzata dagli intellettuali dell’internazionale marxista, quella stessa cultura che per sminuire la potenza della parola Nazione ha imposto il declassamento a Paese, oggi non si parla più della nostra Nazione ma del Nostro Paese, perché Nazione ricorda il Nazionalismo e questo non è un bene, a meno che non serva per una strumentalizzazione politica. Caro Megna, comunque siamo contenti che lei si indigna e voglia difendere l’unità nazionale e la romanità, condividiamo il suo sdegno perché questo vuol dire che abbiamo sempre avuto ragione”.