Rifiuti, frode e truffa: Romolo Del Balzo arrestato dalla Finanza

25 ottobre 2010 | 12:20
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Rifiuti, frode e truffa: Romolo Del Balzo arrestato dalla Finanza

Il consigliere regionale coinvolto insieme ad altre sei persone. L’accusa per tutti è associazione a delinquere

Il Faro on line – Notizia bomba battutta da tutte le agenzie di stampa questa mattina: ‘Ordinanza di custodia cautelare in carcere per il consigliere regionale Romolo del Balzo e altre sei persone’. L’accusa per tutti è associazione a delinquere finalizzata alla frode in appalto pubblico e alla truffa. I provvedimenti, eseguiti stamani dalla Guardia di Finanza, sono stati decisi nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Latina sulla società Ego-Eco che gestisce a Minturno la raccolta dei rifiuti. Del Balzo, che è anche presidente della commissione regionale Lavori Pubblici e Casa, è coinvolto nella vicenda come ex presidente del consiglio comunale di Minturno. Gli altri sei destinatari delle ordinanze sono dirigenti e dipendenti dell’ufficio ambiente del Comune pontino. Va ricordato – per dovere di cronaca – che siamo in una fase d’indagine e che l’arresto di per sé non equivale ad una sentenza di colpevolezza, che potrà definirsi solo nelle aule di Tribunale.

Dentro la notizia

Le ordinanze, richieste dal Pm della Procura di Latina che dirige le indagini, Giuseppe Miliano, sono state disposte dal Gip presso il Tribunale di Latina, Costantino de Robbio e fanno seguito a quelle già applicate nel dicembre dello scorso anno nei confronti di un imprenditore di Cassino e di un pubblico funzionario del Comune di Minturno.
Alle persone coinvolte (due imprenditori di Cassino, due di Minturno e tre pubblici funzionari del Comune) vengono contestati i reati di concorso in frode nell’esecuzione di pubblici appalti e pubbliche forniture nonché di truffa ai danni di enti pubblici. Il Gip ha inoltre disposto il sequestro per equivalente di 3 società aventi sede in Roma ed operanti su tutto il territorio nazionale, nonché di beni mobili, immobili e conti correnti per un valore di circa 15 milioni di euro.
Le indagini erano iniziate nell’agosto del 2008 con l’individuazione ed il  sequestro di due aree nel comune di Minturno illecitamente adibite a stoccaggio e smaltimento di rifiuti industriali, pari a 30.000 mq, nonché di un quantitativo di scarti pari a circa 84.000 kg.