‘No alle minacce nè agli ultimatum’

6 novembre 2010 | 23:15
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‘No alle minacce nè agli ultimatum’

Il sindaco Forte contro le prese di posizione dei lavoratori della Formia Servizi

Il Faro on line – “La discussione che è stata tenuta ieri dagli assessori Assaiante e Manna con i sindacati della Formia Servizi si è svolta in un clima di grande  pacatezza civile e responsabilità politica. Il sindacato in quella sede non ha minacciato alcuna  azione violenta dei lavoratori, al contrario ha preso atto e convenuto sull’impegno del sindaco e dell’amministrazione nel portare avanti una linea costruttiva nell’interesse soprattutto dei lavoratori.  Oggi – a sorpresa – leggo sui giornali della ventilata minaccia da parte dei lavoratori di occupare Largo Paone. Una minaccia ed un ricatto che non accetto e non  tollero in alcun modo. Il mio compito –  sottolinea il indaco Forte – è tutelare l’interesse pubblico e generale della città. Il sindacato conosce benissimo le dinamiche e le procedure per arrivare ad attivare da parte del curatore un esercizio provvisorio,  sul quale – è bene sottolineare – la parola finale spetta al comitato dei creditori e non al sindaco. La concertazione e la trattativa che stiamo portando avanti con il curatore fallimentare ed il giudice delegato si basano  sulla proposta e ricerca di un’intesa e non sulla protesta o le minacce. Se qualcuno vuole creare all’interno della città  un clima di lotta e di sfida sappia che non mi lascerò in alcun modo condizionare ed intimidire. Il sindacato – continua il primo cittadino – dovrebbe spiegare bene ai lavoratori come stanno effettivamente  le cose invece di far cavalcare l’onda lunga del conflitto nei confronti di un’amministrazione che non ha alcuna responsabilità sulla vicenda fallimentare della Formia Servizi. Sull’emergenza occupazionale in città – tiene a precisare il sindaco – ci sono migliaia di giovani anche laureati alla ricerca di un posto di lavoro, non ci sono solo i 31 dipendenti della Formia Servizi assunti con chiamata diretta, senza un concorso o una selezione pubblica. Proprio perché sul tema del lavoro  esiste uno stato di  profondo disagio sociale collettivo invito tutti a tenere i toni bassi evitando proclami ed ultimatum che vanno nella direzione opposta al dialogo e al confronto tra le parti”.