
A chiedere provvedimenti correttivi sul tema è il gruppo Pdl del comune
Il Faro on line – “Non è possibile che una famiglia sia costretta a pagare per anni ed anni una imposta comunale salatissima e non avere parimenti il diritto di mettere a frutto il bene per cui paga annualmente tasse ed imposteâ€, lo scrive in una nota congiunta il Pdl di Gaeta. “Entrando nella querelle sul pagamento dell’Ici sulle aree edificabili il Pdl è certamente d’accordo sul fatto che i proprietari di aree potenzialmente edificabili debbano pagare dette imposte, ma al contempo riteniamo che si debba garantirgli la concreta possibilità di edificare sui terreni potenzialmente tali – prosegue il gruppo politico – È una vergogna di questa città e delle amministrazioni che non danno risposte in tal senso sulla questione dell’Ici aree edificabili. A Gaeta ci sono migliaia di cittadini proprietari di lotti potenzialmente edificabili, ma lo sono solamente sulla carta. Sono costretti a pagare imposte e tasse dalle leggi vigenti ma se si rivolgono agli Uffici del Comune con il desiderio di mettere a frutto i loro beni si vedono chiusa ogni possibilità , pur a fronte di una lunga ed estenuante procedura burocratica. È il caso, ad esempio, dei terreni rientranti nel comparto Colle B3 dove tutti i proprietari sono costretti a pagare, ma della possibilità di edificare neanche l’ombraâ€.
“Soldi a tutti i costi. Questa è l’accusa che si muove dunque all’Amministrazione Raimondi ed al suo Assessore al bilancio Cardi. – concludono gli esponenti – Nessuno ha mai messo in dubbio che la dissestata situazione finanziaria del Comune di Gaeta necessiti di una politica di rigore e di riprogrammazione delle azioni politiche ed amministrative. Anzi fu proprio il Coordinatore del Popolo della Libertà di Gaeta Cristian Leccese a richiedere al Sindaco Raimondi, in occasione della seduta di Consiglio comunale di approvazione del Bilancio previsionale 2010, la stesura e la condivisione bipartisan di un Piano strategico di rientro dalla disastrosa situazione, proposta come al solito sbeffeggiata e cassata dalla maggioranza targata Raimondi-Ciano-Pd. È chiaro che il Comune ha bisogno di recuperare e regolarizzare entrate a fronte di uscite sempre maggiori e sempre più necessarie. Ma ciò che si condanna è l’intenzione di fare cassa a tutti i costi alle spalle dei cittadini, che in cambio non hanno servizi proporzionati a quello che pagano. Non è solamente attraverso l’imposizione di tasse, canoni, imposte, multe e tributi vari che si risanano le casse di un ente locale. È soprattutto attraverso l’attivazione di circuiti virtuosi che si pongono in essere i presupposti per nuove entrate, ed i cittadini devono essere i protagonisti di questi circuiti. Purtroppo però l’attuale amministrazione non ha saputo cogliere questa sfida prettamente politica, ed ha solamente pensato a lavorare sull’applicazione di imposte e tasse con fredde manovre di bilancioâ€.