Maneschi e Ranucci, botta e risposta

20 novembre 2010 | 14:38
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Maneschi e Ranucci, botta e risposta

L’assessore polemizza con le dichiarazione del consigliere comunale

Il Faro on line – “Bravo veramente bravo!”. Così esordisce l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Tarquinia Anselmo Ranucci per l’articolo del consigliere comunale Marcello Maneschi che, non avendo il coraggio di firmarsi, si cela sotto la sigla PdL. “Nonostante questo particolare, – prosegue – faccio i complimenti sinceri al consigliere Maneschi. Quando la politica dice la verità come quella contenuta nel profondo e incalzante articolo suddetto, non si può che dire grazie e fare “mea culpa”. Ranucci aveva promesso l’apertura di molti cantieri, tra ottobre e novembre. Dove sono? Aveva dichiarato l’inizio lavori per la sistemazione della torre campanaria, per la riqualificazione della scuola elementare “Corrado e Mario Nardi”, della scuola media “Ettore Sacconi” e della chiesa del borgo delle Saline, per la nuova pavimentazione di via San Giacomo, per la ristrutturazione della cinta muraria in località Poggio Ranocchio, per il restyling dell’arredo urbano delle vie limitrofe all’ospedale, per le asfaltature delle strade urbane e rurali, per i servizi igienici del parcheggio Falgari, per la nuova illuminazione di via Ponte del Marta… Bene tutti i cittadini attenti come il consigliere Maneschi hanno visto che tali lavori non sono iniziati e dei tanti reclamizzati cantieri nessuna notizia.  Per queste mie evidenti manchevolezze da te prontamente evidenziate, caro Marcello non posso che dirti bravo. La politica vera è questa. Basta con i parrucconi e i dinosauri da copertina! Basta con i politici capaci di stare contemporaneamente, come è capitato alcuni anni fa a un noto politico locale, con il centrosinistra in comune e con il centrodestra all’Università Agraria! Basta con i politici che hanno fatto per anni gli amministratori magari a Tarquinia Lido senza aver lasciato traccia alcuna, se non un mega ufficio inutile e costoso! Basta con i politici che non hanno il coraggio di denuncie pubbliche ma solo di scritti anonimi, che si nascondono dietro delle sigle, che cambiano partito ad ogni elezione e incapaci di fare opposizione dormendo per cinque anni e scappando a ogni consiglio comunale, che considerano le delibere qualcosa da bere. Voglio quindi manifestarti il mio più sincero ringraziamento per quello che fai e che sempre hai fatto per il bene della città. Se potessi esprimere un desiderio, chiederei di riuscire alla fine del mio mandato di fare un centesimo di quello che tu hai fatto. Concludo ribadendo i miei ringraziamenti per quello che hai scritto e che hanno messo a nudo le mie false promesse”.