Sgominata la banda degli yacht

20 novembre 2010 | 00:05
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Sgominata la banda degli yacht

In azione Guardia costiera e Finanza. Al vaglio degli inquirenti la possibilità di un rapporto con il traffico di migranti

Il Faro on line –  Finanza e Capitaneria affondano la banda degli yacth. A dare lo spunto investigativo è stato il furto della Yacth modello Aicon fly di circa 21 metri di lunghezza del valore di circa 2 milioni di euro, ormeggiato per una anomalia tecnica nel porto di Formia. Le indagini da parte della Guardia di Finanza di Mare di Formia e della Guardia Costiera di Formia coordinate rispettivamente dal Maggiore Luigi Siniscalco Comandante della Sezione Operativa Navale e dal Luogotenente Marco Vigliotti Comandante del Porto di Formia, dopo oltre due anni di accurate e serrate indagini sono riuscite a risalire a quelli che secondo gli elementi di prova raccolti sarebbero gli autori di questo furto.

Secondo fonti investigative le persone sottoposte ad indagini apparterrebbero ad una banda specializzata nel furto di grossi yacth. Gli accertamenti hanno fatto emergere che le persone provenienti dalla provincia di Latina, Frosinone e Caserta sono già note alle forze dell’ordine per numerosi reati a carico. Queste, sono state arrestate e messe a disposizione dell’Autorità Giudiziaria inquirente perché nulla esclude che tali furti possano essere finalizzati al trasporto di migranti dai paesi che si affacciano nel Mediterraneo. Questa ipotesi anche in virtù dei recenti sequestri di grossi yacth, di cui un’imbarcazione Modello “Piantoni 62” di circa 20 metri di lunghezza che è stato impiegato in questi giorni per il trasporto di circa 120 migranti dall’area balcanica alle coste Calabresi.
La sezione Operativa Navale di Formia e la Guardia Costiera di Formia non escludono che l’organizzazione criminale possa avere a che fare con il traffico di migranti. I furti di queste grosse imbarcazioni di lusso portano gli inquirenti ad orientare le attenzioni sull’illecito traffico proveniente dall’area balcanica e sulla possibile ramificazione dell’organizzazione che potrebbe essere radicata nelle aree del sud Pontino, del Frusinate e del Casertano.