Ragazza uccisa a Terracina, arrestati due ‘complici’

24 novembre 2010 | 01:59
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Ragazza uccisa a Terracina, arrestati due ‘complici’

Finiscono in manette per ‘favoreggiamento’ i cugini dell’omicida

Il Faro on line – Il giorno dopo l’arresto del ventiquattrenne Luigi Faccetti, l’omicida di Eliana Femiano, la giovane donna uccisa a Terracina domenica scorsa, i carabinieri hanno assicurato alla giustizia due cugini per il reato di favoreggiamento personale. Sono Giuseppe Prisco, di 21 anni, napoletano, barista, cugino di secondo grado dell’assassino, e Marco Prisco, cugino di Giuseppe, di Afragola. I due sono stati arrestati in quasi flagranza di reato. Le indagini, eseguite dai carabinieri della Stazione di Villarica, unitamente ai colleghi dell’aliquota operativa di Giugliano, hanno accertato che l’omicida e la sua ex ragazza, la vittima, riavvicinatisi attraverso Facebook, avevano deciso di incontrarsi a Terracina (dove l’uomo si trovava agli arresti domiciliari dal 30 luglio scorso per il tentato omicidio dell’ex fidanzata, commesso il 21 dicembre 2009). All’appuntamento, la donna si era fatta, poi, accompagnare dai cugini Prisco, intorno alla mezzanotte. La coppia era rimasta sola per circa due ore fino a quando si era scatenata una violenta lite durante la quale Luigi Faccetti aveva colpito la donna con numerosissime coltellate, inferte con una lama da cucina. Dopo l’omicidio, il pregiudicato era fuggito di casa ed aveva chiesto a Giuseppe e Marco Prisco di accompagnarlo in ospedale, a Giugliano, per farsi curare una lieve ferita lacero contusa alla mano sinistra, dichiarando di aver subito una rapina. Fornito false generalita’, si era poi allontanato prima dell’arrivo dei carabinieri di Villaricca che, intorno alle 5, lo avevano rintracciato, però, in via aviere Pirozzi. Nel frattempo, i Prisco si erano resi irreperibili, ma il primo veniva bloccato, intorno alle 13, in via Casanova, a Napoli, il secondo, un paio di ore dopo, in via Salicelle ad Afragola.
L’auto usata per percorrere il tratto Terracina-Giugliano, una Renault Megane Scenic, in uso a Giuseppe Prisco e’ stata sequestrata, insieme ad altri oggetti, relativi alle indagini.