Registro tumori, l’ira del sindaco

28 novembre 2010 | 00:15
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Registro tumori, l’ira del sindaco

Mazzola: ‘Polemiche montate ad arte, prenderemo provvedimenti’

Il Faro on line – “Polemiche montate ad arte da uno sparuto gruppo di persone che vogliono infangare l’immagine di Tarquinia». Lo afferma il sindaco Mauro Mazzola tornando a ribadire di non aver mai dichiarato che “gli agricoltori sono i principali responsabili dell’insorgenza dei tumori”. “Frase di assurdità inaudita mai pronunciata, tanto che lunedì 29 novembre presenterò querela contro chi getta fango addosso alle persone. – prosegue – Nel corso della conferenza stampa erano infatti presenti anche tante altre testate giornalistiche e nessuna ha riportato questa mia dichiarazione. È evidente quindi che chi continua in questa opera diffamatoria lo fa per un mero fine propagandistico e politico. Ripeto ancora una volta di aver affermato che il registro dei tumori sarà uno strumento importante per capire quali siano i fattori inquinanti che possono provocare l’insorgenza della malattia”. Il sindaco Mazzola è pronto a scendere in campo con associazioni, imprenditori turistici, artigiani, commercianti e semplici cittadini per dire basta a chi vuole soltanto il male di Tarquinia. “Una maggioranza fino a oggi silenziosa ha voglia di far sentire la propria voce, contro i pochi che da anni continuano a descrivere scenari apocalittici, lanciando proclami e anatemi senza mai portare uno straccio di prova. – prosegue – La realtà della città è completamente diversa, offrendo un’ottima qualità della vita, tanto che sono in tanti a sceglierla per viverci. Se questi signori la considerano una sorta d’inferno in terra cambino paese e si trasferiscano sulla luna, dove almeno là potranno provare a realizzare il loro stato utopico. Purtroppo non faranno tutto ciò ma sappiano che la popolazione è stanca di essere presa a schiaffi da chi fa soltanto i propri interessi e smania di occupare quelle “poltrone” che a parole tanto disprezzano”. Il primo cittadino ribadisce infine che la politica non è l’arte della denigrazione. “La politica è un’altra cosa, perché vuol dire confrontarsi sui problemi reali del territorio, trovando soluzioni condivise che possano giovare all’intera comunità, e non arroccarsi su posizioni estremiste dalle quali dichiarare che tutti gli altri hanno torto e che la verità è soltanto in loro possesso. Spesso a dare ascolto ad alcuni saggi proverbi non si sbaglia”.