‘Attacchi insensati contro il vicesindaco’

5 dicembre 2010 | 22:41
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‘Attacchi insensati contro il vicesindaco’

L’assessore comunale ai lavori pubblici Anselmo Ranucci difende il collega

Il Faro on line – Il suo peso politico è inversamente proporzionale alla sua mole” una delle frasi più vergognose e becere che si siano mai sentite pronunciare per attaccare un avversario politico. L’assessore Ranucci è imbufalito per come la politica locale stia degenerando. Non è possibile accettare che un gruppo di persone, che non hanno  neanche il coraggio di manifestare la propria identità, possano inveire contro il vice Sindaco con frasi inaccettabili che andrebbero censurate da parte di chiunque, destra o sinistra che sia,  e abbia a cuore il rispetto per la politica e soprattutto per le persone. A quando, prosegue Ranucci, apprezzamenti su qualche stato invalidante o su qualche disgrazia familiare. “Se non si condivide una idea si combatte con altra idea”. L’attacco incivile al limite dell’infamia di un gruppo che si cela sotto la sigla mondo agricolo unito deve far vergognare non solo i tanti agricoltori onesti e per bene, ma anche chi fa parte di questo famigerato gruppo. Chi vuole fare politica, anche con idee che magari possono non essere condivisibili, deve avere il coraggio di mettere la faccia, il nome e la sua reputazione a sostegno delle proprie convinzioni. Infarcire il tutto con attacchi ai familiari e alla sfera privata non può che generare  conati di vomito. Gambetti, Alessandrelli e Catini, per fare degli esempi, che quotidianamente manifestano alcune loro convinzioni contro Comune e Agraria con idee molte volte, torno a ripetere, non condivisibili, lo fanno  con onestà intellettuale e mettendoci soprattutto  la  faccia, portando spesso un sostanziale contributo a chi come noi amministra in questo momento la cosa pubblica.  Serafini non ha bisogno di avvocati difensori, perché ritengo che sia capacissimo di confutare queste vergognose allusioni con i fatti e con la sua onestissima carriera politica. Qui si sta dibattendo se sia giusto approfittare dello spazio gentilmente concesso da un quotidiano per entrare a gamba tesa, sputtanando aspetti familiari e pubblicando non provate allusioni personali. Ripeto come ho sempre sostenuto, che chi fa può anche sbagliare e chi ricopre certi incarichi come magari un Presidente di una Cooperativa agricola o un rappresentante sindacale ha il sacrosanto diritto di difendere il proprio mondo, ma lo deve fare seguendo i principi  non scritti, ma codificati nel DNA di tutte le persone, del rispetto delle regole, degli uomini, ma soprattutto degli aspetti familiari che nessuno ha il diritto di violare facendoci magari della vergognosa e volgare allusione, condita anche con disgustosi  apprezzamenti sullo stato fisico delle persone che si vogliono colpire.