Scauri: l’area ex-Sieci ancora nella bufera

10 dicembre 2010 | 15:34
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Scauri: l’area ex-Sieci ancora nella bufera

Granata (Udc): ‘E’ arrivato il momento di regolarizzare la gestione degli spazi pubblici’

Il Faro on line – L’area ex-Sieci di nuovo al centro della polemica. I venditori ambulanti protestano contro la decisione della Giunta Comunale che ha concesso per circa tre mesi una parte del piazzale per ospitare il Palaghiaccio. Sulla questione interviene il coordinatore dell’Udc di Minturno, Maurizio Granata. “E’ arrivato il momento – dichiara – di regolarizzare la gestione degli spazi pubblici e in questo caso dell’ex Sieci. Il piazzale antistante l’ex fornace ospita il mercato settimanale, fiere e manifestazioni varie. Rientra nell’area data in comodato d’uso gratuito per 30 anni all’Ismef che ha posato giorni addietro la prima pietra per il recupero della struttura. E’ adibita a parcheggio a pagamento gestito da una ditta esterna al Comune. Di tutto di più quindi.  Sul tema del parcheggio va sottolineato che l’Amministrazione civica non ha ritenuto di dover discutere in Consiglio comunale alcunché prima di procedere ad indire un nuovo bando di gara”.
“Manca una seria e attenta analisi e verifica del servizio sin qui svolto, che impedisce il miglioramento del servizio stesso, tutto ciò a discapito dei cittadini e sempre all’insegna di un inopportuno ‘tirare a campare’. Bisogna fare chiarezza, adottare scelte più responsabili e operare per un maggior senso civico. Uscire dal guado significa fare una scelta consapevole, tutelando l’attività mercatale. La soluzione quindi, potrebbe essere, intanto, la redazione di un regolamento per l’utilizzo dell’area ex Sieci. E più in generale dimostrare la volontà da parte dell’Amministrazione di operare alzando lo sguardo e provando a pensare e progettare con un’ottica di lungo periodo. Sappiamo bene – conclude Granata – che la quotidianità è fitta di problematiche pressanti che richiedono tempestività di risposta e che molto spesso non si può prescindere dall’affrontare e risolvere le emergenze ma, è necessario trovare la forza e il tempo di aprire tavoli tecnici che possano dare a Minturno una visione prospettica e di risposta alle vocazioni profonde di questo territorio ricco di risorse”.