Pdl sul piede di guerra

18 dicembre 2010 | 22:37
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Pdl sul piede di guerra

Gli esponenti del partito replicano alle accuse rivolte da Massimo Magliozzi

Il Faro on line – “Il consigliere comunale Massimo Magliozzi dovrebbe fare un approfondito esame di coscienza: scoprirà, scavando nella sua memoria, che le accuse che oggi muove alla gestione provinciale e cittadina del Pdl sono infondate e viziate da un rancore personale e da sconfitte che hanno contrassegnato l’ultima fase del suo percorso politico, nonostante il forte supporto datogli da Claudio Fazzone”. È questo il commento di autorevoli esponenti del partito coordinato da Cristian Leccese all’indomani delle esternazioni fatte da Magliozzi in una sala dell’hotel Serapo. “Qui l’ex sindaco ed ex consigliere provinciale parla della situazione locale davanti a politici di centrodestra forestieri, convenuti a Gaeta da paesi limitrofi per ‘sostenere il governo Berlusconi’ – continuano – contemporaneamente i militanti pidiellini gaetani erano a manifestare il sostegno a Berlusconi davanti al Palazzo dei Congressi di Roma per corrispondere all’invito del Presidente del Consiglio.
Dalla tribuna Magliozzi condanna l’approccio del coordinatore provinciale del Pdl Claudio Fazzone, e contesta la scelta di Cristian Leccese come coordinatore cittadino nonché il metodo per la scelta del prossimo candidato sindaco (cosa non ancora avvenuta). E, puntando l’indice verso i presenti ammonisce il suo ex patron sottolineando che ‘con chi adotta questi metodi verticistici non vogliamo avere a che fare: per questo abbiamo aderito alla lista Polverini e raggiunto l’accordo con Nuova Area e con altre espressioni civiche in vista delle elezioni’. A Gaeta sono pochi a non ricordare il grande sostegno che Fazzone ha dato a Magliozzi: dalla sua candidatura a sindaco alla sua riconferma come candidato-sindaco, pur dopo lo scioglimento anticipato del consiglio comunale, nelle ultime amministrative vinte da Raimondi. E che dire delle due candidature al consiglio provinciale? E nonostante tutto, Fazzone lo aveva anche cooptato nel direttivo provinciale del Pdl. «Come mai ora Fazzone non va più bene a Magliozzi?». Questo l’interrogativo che si pongono i pidiellini gaetani che si chiedono: cosa ha fatto, o non ha fatto, Fazzone per alienarsi le ire di Magliozzi?”.
“È vero che in politica tutto è possibile e che la politica è l’arte dell’impossibile: non ci si deve meravigliare troppo se gli amici di ieri diventano i nemici di oggi e se i nemici di ieri diventano gli amici di oggi. L’ex-amico (ora-nemico) Fazzone viene sostituito da Magliozzi con l’ex-nemico (ora-amico) Mauro Sasso. Sì, proprio quel Mauro Sasso che insieme a Lacroix e Martone avevano pilotato il crollo dell’Amministrazione Magliozzi sfiduciandolo come sindaco (assente nella seduta di consiglio che ne aveva decretato la fine). – aggiunge la Pdl di Gaeta- Piccola parentesi: le valutazioni che si fanno nella sede politica del partito di Via Piave sono esclusivamente politiche e nulla hanno a che fare con la sfera personale ed umana dei personaggi politici menzionati perché le idee vanno sempre rispettate anche se non condivisibili. L’amico Sasso così giustifica il suo atteggiamento, allora ostile a Magliozzi: ‘siamo qui insieme dopo che negli anni scorsi, per un difetto di comunicazione e una questione di coscienza avevamo interrotto il percorso amministrativo comune’. Dunque i due ex nemici diventano amici ‘per vincere le elezioni’. Manca poco più di un anno alle consultazioni amministrative ma il Pdl vuole ricordare a Magliozzi che Cristian Leccese è stato eletto (e non imposto da nessuno) all’unanimità da tutti i soggetti politici fondativi del Pdl gaetano e che solo due mesi dopo Fazzone ne ha ratificato la nomina proposta dall’assemblea cittadina. Condividiamo, infine, con Magliozzi la necessità di provvedere alla scelta del candidato sindaco attraverso la più ampia consultazione possibile che vedrà impegnate tutte le risorse umane che intendono adoperarsi innanzitutto per la elaborazione del programma. Contrariamente a quanto hanno già fatto alcuni esponenti politici, come ad esempio il sindaco Raimondi, che si sono già autocandidati, il Pdl sceglierà fra una rosa di candidati a sindaco quello che meglio saprà gestire e garantire l’attuazione del programma elettorale”.