Strade dissestate e tombini ingolfati

26 dicembre 2010 | 23:54
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Strade dissestate e tombini ingolfati

Situazione complessa in molte arterie del comune. Richiesto l’intervento degli organi competenti

Il Faro on line – “Poveri soldi nostri…”. Questo il commento di un cittadino nel percorrere le strade della Nuova Florida mentre evitava tutte le buche che con le piogge si sono riaperte continuando a creare insidie per gli automobilisti. E sono tanti i cittadini che sono finiti nelle buche delle strade spaccando ammortizzatori e carrozzeria. Risarcimenti di cui la collettività si deve fare carico… Insomma, per il contribuente, oltre al danno anche la beffa. E tutto questo in attesa che si riesca a portare all’ordine del giorno del prossimo Consiglio, il tanto atteso piano particolareggiato di Rio Verde.
Non sono soltanto le strade delle Nuova Florida ad essere dissestate tanto da assomigliare più ad un paesaggio lunare che ad un paese a venti chilometri da Roma. Numerose sono state le segnalazioni di protesta giunte all’indirizzo del presidente della commissione urbanistica Fabrizio Acquarelli affinché interceda presso il settore ambiente che ha la responsabilità (o almeno dovrebbe averla) di evitare il pericolo di procedere alla sistemazione stradale in perfetta regola d’arte. Certo gettare bitume nelle buche piene d’acqua equivarrebbe gettare soldi dei contribuenti dalla finestra. Sentito il dirigente del settore Ambiente Aristodemo Pellico ha detto: “Noi dobbiamo soltanto togliere il pericolo. Non vanno tappate le buche ma si devono rifare tratti di strada, e questo non spetta al mio settore ma a quello dei lavori pubblici, non diamo colpe a chi non le ha”.

“Perchè – si chiedono i contribuenti – continuare a gettare soldi per un lavoro inutile? Sarebbe il caso che il valente dirigente ai lavori pubblici ed urbanistica, sospenda con i suoi collaboratori la lavorazione del piano particolareggiato di Rio Verde mettendo tutta la sua scienza a servizio delle strade sistemandole a regola d’arte  una volta per tutte, del resto abbiamo visto che da quando ha ricevuto l’incarico di dirigente ai lavori pubblici di strade ne ha realizzate”.

Ad Acquarelli, non sono arrivate soltanto proteste per l’impraticabilità delle strade già realizzate come via Laurentina, via di Santa Marina, ma anche richieste per attenzionare qualche strada in via di realizzazione come via Bergamo, più volte ripresa in fase di realizzazione, oltre che ricordare al responsabile dei lavori che la pendenza dello scivolo per disabili per collegare i marciapiedi dopo l’interruzione per attraversamento stradale deve avere una pendenza massima dell’8%. Ad Acquarelli comunque non sono giunte soltanto note negative, molti dopo la riasfaltatura del tratto di via Pratica di Mare  si sono complimentati per il caparbio interessamento per far riasfaltare una arteria dove ogni giorno finivano fuori strada almeno tre autovetture.
L’acqua di questi giorni ha comunque riportato alla luce anche il problema della fuoriuscita di liquami fetidi dalla condotta fognaria a causa di qualche incosciente che ci riversa le acque piovane specialmente in Tor San Lorenzo. Non è escluso che lo stesso Acquarelli chieda al presidente Franco Marcucci, di convocare una commissione trasparenza per conoscere quanti soldi vengano spesi per tappare le buche. Gli interventi quando vengono eseguiti a regola d’arte funzionano. Non a caso grazie alla professionalità dei tecnici del consorzio di Bonifica di Pratica di Mare non si sono avuti allagamenti in nessuna zona del territorio, nessun fosso è tracimato grazie anche ai lavori caparbiamente fatti realizzare dal sindaco Eufemi all’indomani dell’allagamento del settembre 2005. Come pure va detto che i ripristini stradali che da qualche tempo a questa parte sta mettendo in atto la concessionaria comunale Idrica Spa vengono realizzati secondo le norme del ben costruire reggendo egregiamente all’aggressione dell’acqua.
Luigi Centore