‘Ici, vittoria dei cittadini e disfatta dell’amministrazione’

15 gennaio 2011 | 05:45
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‘Ici, vittoria dei cittadini e disfatta dell’amministrazione’

Leccese e Ranucci (Pdl): ‘soddisfatti dall’esito dei ricorsi favorevoli’

Il Faro on line – “Avevamo ragione quando abbiamo ammonito l’Amministrazione Raimondi che c’erano otto buoni motivi perché molti proprietari di terreni in aree edificabili non pagassero l’Ici negli anni compresi fra il 2004 e il 2007. La conferma della fondatezza delle nostre convinzioni – criticate dall’amministrazione e dalla maggioranza civica-di-sinistra –viene dai giudici del tribunale di Latina che hanno dato ragione ai cittadini che avevano impugnato gli avvisi di accertamento”.
E’ questo il commento del coordinatore di Gaeta del Pdl e del consigliere comunale Pasquale Ranucci. Infatti, cominciano ad arrivare sui tavoli del Comune le prime sentenze dal seguente tenore: “La Commissione accoglie il ricorso annullando gli impugnati avvisi di accertamento e dichiara interamente compensate tra le parti le spese del giudizio”.

“L’errata applicazione delle imposte sulle aree fabbricabili era spiegata negli otto motivi elencati in un manifesto del Pdl. A distanza di mesi, dalle aule di giustizia – osservano i due esponenti del Pdl – escono sentenze in linea con le nostre previsioni. A nulla è valsa la tesi del Comune che contestava la fondatezza dei ricorsi sostenendo che la classificazione del suolo fosse edificatoria in forza del vigente strumento urbanistico comunale e che quindi i proprietari di quei terreni fossero assoggettati ad imposte su aree fabbricabili”.
La Commissione giudicante ha difatti stabilito che il Piano Regolatore Generale del 1973, invocato dal Comune, era superato dal Piano paesistico regionale, successivamente adottato ed approvato con provvedimento legislativo. Il quale, prevalendo sullo strumento urbanistico del 1973, ha assegnato a molti terreni una destinazione prevalentemente agricola, così rendendo di fatto e di diritto “in edificabile” il suolo oggetto di controversia. E sulla prevalenza del Piano paesistico-ambientale sullo strumento urbanistico locale la stessa Regione, con una nota esplicativa, aveva messo in guardia l’Amministrazione comunale che, imperterrita, ha voluto ignorarla così costringendo molti cittadini ad impugnare gli avvisi di accertamento.

“Siamo soddisfatti – commentano Leccese e Ranucci – dell’esito dei ricorsi favorevoli ai cittadini, molti dei quali erano venuti nella sede del Pdl di Via Piave per una consulenza gratuita espletata da un nostro legale. Ora non resta che annullare, per illegittimità delle relative pretese tributarie, gli avvisi di accertamento notificati dal Comune. E noi – concludono Leccese e Ranucci, riteniamo di dovere stigmatizzare sotto il profilo politico e ancora una volta l’operato dell’Amministrazione comunale”.