‘Arte in scena per non dimenticare’

28 gennaio 2011 | 00:21
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‘Arte in scena per non dimenticare’

la compagnia teatrale ‘Quintetto d’A’ presso gli istituti Dante Alighieri e Pasquale Mattei

Il Faro on line – Teatro, danza, musica, poesia: per ricordare; per non dimenticare. Il 28 e il 29 gennaio , la compagnia teatrale «Quintetto d’A» diretta da Fabio d’Avino e Stefania Parisella, presso gli istituti di istruzione superiore primaria Dante Alighieri e Pasquale Mattei di Formia, propone all’interno del progetto “Non Dimentico” patrocinato dal comune di Formia, la rappresentazione di un emozionante spettacolo dal titolo «Io non dimentico» che racconta epicamente una delle pagine più drammatiche della storia per continuarne a vivere la memoria a distanza di sessantasei anni dal giorno in cui vennero aperti i cancelli del campo concentrazionario di Auschwitz.
Una messa in scena di poesie scritte dai deportati del campo di concentramento di Dachau, che si sviluppa in un territorio senza tempo. La figura di una donna a cui viene fatta violenza, apre lo spettacolo mentre in sottofondo una voce recita brevi versi tratti dal poemetto «The Waste Land» di T.S. Eliot. Al prologo susseguono le poesie dei deportati, versi che vivono in assenza di corpi; solo attraverso le fessure di un muro, gli autori delle poesie possono mostrare la loro tragedia con i loro sospiri, le loro parole, i loro occhi, le loro bocche, i loro pezzi di corpo. Il muro è il foglio su cui scrivere, il sudario che deve coprire, un quadro che non sarà mai dipinto.
La parete violata dai corpi e dalle parole, vuole rappresentare l’archetipo della tragedia e raccontare il dramma; la parete bianca attraversata dalle poesie, i  lamenti dei deportati, viene «letta» e vissuta dal pubblico, che deve essere parte viva e cosciente dello spettacolo e deve ri-leggere la storia per non dimenicare, per ricordare questa e tante altre ingiustizie inflitte dall’uomo sull’uomo.
La musica scandirà il passaggio del testimone da una poesia all’altra, la danza aprirà lo spettacolo come un prologo drammatico e violento e lo concluderà, con un dolce epilogo di speranza, con una canzone simbolo, «Beautiful that way» interpretata dalla cantante Noa nella pellicola «La vita è bella». La canzone rappresenta il canto d’usignolo di Filomela, bellissimo e struggente che serve a ricordare al mondo intero il suo dramma, la violenza subita, affinché nessuno la dimentichi.
Lo spettacolo, diretto da Fabio d’Avino avrà quali interpreti oltre allo stesso regista, gli attori Flavio Capotosto, Gianluca Lombardi, Giovanni Pannozzo e Silvia Tagliavento.