‘Raimondi punito dalla sua maggioranza’

29 gennaio 2011 | 15:08
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‘Raimondi punito dalla sua maggioranza’

Luigi Coscione, capogruppo del Pdl, all’attacco del sindaco del comune laziale

Il Faro on line – “Ancora una volta Raimondi è stato battuto dalla sua stessa maggioranza nonostante l’aiutino di un componente della minoranza”. A parlare è Luigi Coscione, capogruppo Pdl del Comune di Gaeta. “Non sono bastati nove consiglieri (otto di maggioranza compreso il sindaco ai quali si è aggiunto all’ultimo momento anche Erbinucci) per rendere valida la seduta consiliare – prosegue – La mancanza del numero legale sta a testimoniare il forte malessere che serpeggia fra le file della maggioranza, ormai in frantumi. Evidentemente non è piaciuto ad alcuni consiglieri della maggioranza combattere con Raimondi contro i mulini a vento come don Chisciotte. I nodi vengono al pettine: l’incoerenza non paga. Ed è stato punito dai numeri.
Raimondi ha voluto a tutti i costi portare in consiglio la mozione sulla localizzazione dell’ospedale del Golfo in contrasto con quella operata da tutti i sindaci del comprensorio che hanno sottoscritto a Formia il 22 gennaio un documento che individuava in Santa Croce-Penitro di Formia l’area più idonea per la realizzazione del complesso ospedaliero. Ha voluto ignorare le proposte e le iniziative messe in campo dal Pdl (Coscione, Ranucci e Gallinaro) insieme all’Udc (Matarazzo) e al Gruppo misto (Laselva e Vecchio) mirate esclusivamente al mantenimento e al potenziamento dell’ospedale Di Liegro. Quanto accaduto deve essere da monito al sindaco: prenda atto della necessità di andare a nuove elezioni. Non è ammissibile, come già dichiarato più volte in consiglio, che bisogna aspettare sempre la seconda convocazione per aprire i lavori del consiglio comunale. È a lui che spetta governare con almeno 11 consiglieri. Se non ottiene neanche il consenso dei suoi, ne prenda atto e vada a casa.La città di Gaeta merita sicuramente un’amministrazione più attenta alle problematiche reali e concrete per un rilancio dell’economia locale cui possono dare un contributo notevole anche le istituzioni provinciali e regionali”.