L’Arte e il Territorio: un convegno ad Ardea

14 febbraio 2011 | 17:17
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L’Arte e il Territorio: un convegno ad Ardea

Il 25 e il 26 febbraio alle ore 10.00

Il Faro on line – A un anno di distanza dal ricollocamento della Pattinatrice in bronzo all’interno della Raccolta Manzù di Ardea, avvenuto in seguito al completamento del restauro conservativo di Rodolfo Corrias, si è ritenuto opportuno, nell’ambito del convegno in oggetto, dedicare una giornata alla presentazione  sia del lavoro preventivo “di squadra” incentrato sulla fase diagnostica condotta con un’indagine chimico-fisica nonché elettrochimica riguardante le alterazioni superficiali del bronzo in una scultura lungamente esposta alle intemperie climatiche, sia sull’intervento conservativo in sé, che ha presentato in itinere non poche difficoltà. Introduce Stefania Panero, Professore Associato presso il Dipartimento di Chimica dell’Università La Sapienza, con un intervento dal titolo Dal Museo all’Università.

Un percorso nuovo per nuovi studi, a testimonianza di un lavoro scientifico frutto- oltre che della sinergia e dell’apporto di nuove metodologie di ricerca- della collaborazione scientifica intercorsa tra le due istituzioni culturali, in stretta connessione con il successivo intervento di Daniela Reggio, che presenta i risultati della propria tesi di laurea, Studio preliminare al restauro della Pattinatrice. Segue, sempre all’interno della sezione sulla fase diagnostica, la relazione di Giorgio d’Ercoli e Veniero Santin, della Sezione Prove non Distruttive del Laboratorio di Chimica  ISCR, Misure della velocità di corrosione: una tecnica diagnostica non distruttiva per il restauro e la manutenzione dei manufatti bronzei.

La misura della velocità di corrosione delle superfici metalliche è infatti una tecnica diagnostica non distruttiva che permette, con l’apporto delle altre professionalità (storico, restauratore, diagnosta) e delle metodiche analitiche correlate, nell’ambito degli interventi conservativi sui beni culturali, di acquisire le informazioni necessarie per la definizione dello stato di conservazione dell’opera, per la progettazione degli interventi di restauro e per la programmazione delle operazioni di manutenzione; a seguire, Dario Pironti, con Il restauro conservativo della Pattinatrice. Tesi di Laurea (Accademia di Bella Arti, Napoli, 2009-2010), e Rodolfo Corrias, Alterazione della patina. Restituta libertate. Arte e spiritualità, affrontano l’argomento dell’intervento conservativo vero e proprio. A chiudere la giornata, due interventi  sulla conservazione di scultura contemporanea, di Filippo Leopardi, Che cosa è la latta? Un materiale nell’arte e nel restauro, e Luca Lottini, Arte Cinetica. Marcheggiani.

La seconda giornata è dedicata al territorio; intervengono Francesco Di Mario, della Soprintendenza  ai Beni Archeologici per il Lazio, e Agnese Fischietti, direttrice del Museo Civico di Nettuno,  sul tema Siti archeologici di Ardea. Restauro delle strutture e dei reperti; Paolo Marconi, Professore Ordinario di Restauro Architettonico presso la Facoltà di Architettura di Roma Tre  su La tutela delle zone archeologiche a suo tempo munite  di strutture di copertura in legno, Giosuè Auletta con l’intervento Il paesaggio di Ardea come BENE CULTURALE: riconoscimento, recupero e valorizzazione, e Marcella Cossu, alcuni arredi sacri di Manzù nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo di Ardea.