Assolto l’ex consigliere Iacovino dall’accusa di concussione

24 febbraio 2011 | 02:06
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Assolto l’ex consigliere Iacovino dall’accusa di concussione

‘Ringrazio i miei avvocati e i giudici che hanno ristabilito la verità su una vicenda totalmente inventata’

Il Faro on line – “Giancarlo Iacovino assolto dall’accusa di concussione, perchè il fatto non sussiste”. A darne notizia in un comunicato stampa, l’avvocato Maurizio Frasacco, difensore dell’ex consigliere comunale. 

“Iacovino nell’aprile del 2003 venne tratto in arresto con l’accusa di concussione. – spiega l’avvocato – Nei giorni scorsi è stato assolto dal Gup del Tribunale di Velletri a conclusione del giudizio abbreviato celebrato il 21 febbraio. Si è quindi conclusa positivamente una vicenda giudiziaria che lo ha visto imputato sulla base delle dichiarazioni rese da un imprenditore di Ardea che sosteneva di essere stato concusso dall’allora consigliere”.
Iacovino, nel corso del processo tramite i suoi difensori, Ciampa, Fagiolo e Fracasso, è invece riuscito a smentire le accuse. “In realtà – spiegano i legali – l’imprenditore prima aveva cercato di ottenere ‘protezione’, poi, una volta ricevuto il sequestrato del proprio cantiere, aveva denunciato il consigliere per ritorsione”.
“Il processo – prosegue l’avvocato Frasacco – conclusosi dopo oltre sette anni, restituisce dignità al mio assistito. Nel processo rimase implicato anche il fratello: anche lui è stato assolto”.
Sentito personalmente  l’ex consigliere comunale ha dichiarato: “Ringrazio i miei avvocati e i giudici che hanno ristabilito la verità su una vicenda totalmente inventata. Purtroppo, troppo semplicisticamente, la sua versione è stata a suo tempo creduta ed erroneamente posta a base delle accuse a mio carico. Adesso che con questa sentenza è stata ristabilita la verità potrò finalmente recuperare quella tranquillità che per troppo tempo mi è stata sottratta e potrò verificare, insieme ai miei avvocati, tutti i passi da fare per ottenere il risarcimento dei danni. Voglio ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini e che hanno sempre creduto alla mia innocenza”.
Luigi Centore