Concessioni all’asta, Balneari in difesa delle aziende

25 febbraio 2011 | 18:40
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Concessioni all’asta, Balneari in difesa delle aziende

Fumagalli: ‘Ci aspettiamo che il Lazio, come già molte Regioni hanno fatto, si impegni a trovare una soluzione’

Il Faro on line – Il 10 marzo appuntamento ad Ostia per 1.000 imprenditori balneari provenienti da Minturno, Formia, Gaeta, Sperlonga, Fondi, Terracina, Ponza, San Felice, Sabaudia, Latina,
Nettuno, Anzio, Ardea, Torvajanica e, dal nord del Lazio, da Montalto di Castro, Tarquinia, Civitavecchia, Santa Marinella, Cerenova, Maccarese, Fregene e Fiumicino. Si parte da Ostia per andare a manifestare sotto gli uffici della Regione Lazio”.

È quanto annuncia Fabrizio Fumagalli Presidente del Sib (Sindacato Italiano Balneari Lazio) aderente alla Confcommercio che associa oltre 1.000 imprese. “I balneari in questo modo intendono rendere pubblica la propria preoccupazione, oltre a quella dei 20 mila lavoratori del settore, per il rischio che corrono le imprese balneari: dal 1° gennaio 2016, all’asta le concessioni delle spiagge, con le nostre imprese, che abbiamo costruito con tanti sacrifici in anni di lavoro – precisa Fumagalli – il presidente Renata Polverini, per la sua storia personale, può comprendere il dramma che le nostre famiglie stanno vivendo – continua Fumagalli. Perdere la propria azienda, nella quale abbiamo investito tutte le nostre risorse finanziarie ed umane, non è accettabile. Tutelare le imprese balneari, invece, produrrà investimenti più rilevanti, maggiori livelli occupazionali, migliore
qualità dell’offerta dei servizi di spiaggia, significa cioè incrementare il contributo, come abbiamo sempre fatto, al successo del turismo. Respingiamo la proposta di Legge che ha redatto il ministro Raffaele Fitto perché, oltre a favorire le grandi imprese ed i gruppi industriali, apre le porte al riciclaggio ed alla malavita che da anni preme per poter mettere le mani sui nostri litorali”.

“Ci aspettiamo che il Lazio, come già molte Regioni hanno fatto, si impegni a trovare una soluzione che, nel rispetto delle procedure e delle norme della Unione Europea, restituisca la serenità alle nostre imprese – prosegue Fumagalli – prosegue la nota – La strada è quella indicata dalla IX Commissione del Senato che con l’O.d.G. impegna il Governo, attraverso l’attività di Monitoraggio che si concluderà a dicembre, di attivare adeguati strumenti per arrivare ad una risoluzione del problema”.

“Diciamo no alle aste – conclude Fumagalli – con la determinazione che se non avremo una risposta
esauriente da parte del Governo gli imprenditori del Lazio, insieme ai colleghi di tutte le oltre regioni, sono pronti ad un confronto che manterrà incandescente l’estate anche nel 2012, 2013, 2014 e 2015. In soli cinque anni si rischia di distruggere ciò che è stato costruito con fatica in oltre due secoli. Si mette a repentaglio la storia e il futuro del turismo balneare italiano”.