“Non festeggiamo, il 1861 fu una nostra sconfitta”

17 marzo 2011 | 02:04
Share0
“Non festeggiamo, il 1861 fu una nostra sconfitta”

Raimondi: “L’Unità d’Italia è un valore ma non posso dimenticare che la nostra città fu rasa al suolo”

Il Faro on line – “Consideriamo l’Unità d’Italia un valore, ma non possiamo festeggiare la sconfitta in una guerra (tra 1860 e 1861 ndr) che abbiamo patito terribilmente e di cui paghiamo ancora le conseguenze”. Antonio Raimondi, sindaco di Gaeta, in provincia di Latina, voce fuori dal coro dei festeggiamenti, per i 150 anni dell’Unità d’Italia. “La nostra città fu rasa al suolo – ricorda Raimondi a LaPresse – e chiese un risarcimento danni di 2milioni 17mila lire dell’epoca, l’equivalente odierno di 240 milioni di euro. Lo Stato unitario, non solo non ci ha mai ripagato, anzi, ancora oggi, oltre il 75% del territorio di Gaeta è demaniale”.
Secondo il sindaco di Gaeta, “Il Risorgimento fu una guerra fra italiani. Il vero Risorgimento italiano per noi è stata la Resistenza – sostiene Raimondi – quando abbiamo combattuto contro l’invasore straniero: i tedeschi, i nazisti. I Savoia? Una disgrazia. Non nutro alcuna forma di rispetto o di riconoscenza storica verso una dinastia che all’Italia ha fatto solo male”.