Bandiera blu, Pdl: Raimondi bocciato da raccolta differenziata

9 maggio 2011 | 01:24
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Bandiera blu, Pdl: Raimondi bocciato da raccolta differenziata

Intervento di Luigi Coscione, Pasquale Ranucci e Luca Coscione Gallinaro

Il Faro on line – Il mare delle spiagge gaetane è pulito. Ma questo requisito non è bastato ai responsabili della Fee (Foundation for Environmental Education) per attribuire alla città di Gaeta la Bandiera Blu anche quest’anno. La Fee in collaborazione con l’Ue e due agenzie dell’ONU premia non solo il mare più pulito ma prende in considerazione per l’assegnazione anche altre variabili quali l’efficienza della raccolta differenziata, l’accessibilità del mare, l’offerta dei servizi turistici e di sicurezza, nonché la depurazione delle acque reflue. Infatti le Bandiere Blu non identificano necessariamente i luoghi che offrono il mare più pulito (come nel caso di Gaeta) ma quelli che oltre alla pulizia delle acque attuano una politica ambientale che promette la creazione di spazi più puliti dal mare alla terra.
“Una politica ambientale – afferma un comunicato ufficiale del Pdl a firma dei consiglieri comunali Luigi Coscione, Pasquale Ranucci e Luca Coscione Gallinaro – che l’Amministrazione Raimondi non è stata in grado di mettere in atto. I tecnici e gli esperti di vari organismi che si sono avvicendati per effettuare le visite di controllo delle cittadine costiere hanno evidenziato questo aspetto negativo tant’è che Gaeta è stata esclusa da questo riconoscimento non certo per la qualità e la balneabilità delle acque ma per una serie di fattori fra cui preminente la scarsa attenzione dell’Amministrazione alla gestione dei rifiuti con particolare riferimento alla raccolta differenziata. Dunque, l’Amministrazione Raimondi, più che amministrare la città è costantemente impegnata solo a fare e disfare la maggioranza variabile e a sostituire gli assessori, fra cui quello all’ambiente, in funzione di consensi che Raimondi cerca per la sua ricandidatura a sindaco.

Né il sindaco, né l’assessore Ialongo – che ha abdicato lo scorso anno alla delega all’ambiente per incapacità e difficoltà a gestire il servizio – né l’attuale assessore all’ambiente Ferro, impegnato in questi giorni ad ottenere la delega dell’Urbanistica, sono riusciti a promuovere quello sviluppo sostenibile auspicato. Fra gli standard richiesti un peso notevole che ha provocato la debacle è stata proprio la pessima gestione dei rifiuti che, come da procedura, solo le località che nell’anno precedente abbiano superato il 10% di raccolta differenziata possono partecipare al Programma.

Naturalmente sul sito web del comune di Gaeta – prosegue caustico il Pdl – non sono pubblicizzati i dati sulla raccolta differenziata, e già qui uno dovrebbe essere sospettoso visto che i nostri amministratori, in primis il sindaco adulato dai fan del suo Movimento Progressisti, sono sempre pronti e celeri a diffondere elogi e ringraziamenti all’Amministrazione. ‘Grazie, sindaco, per quello che hai fatto per Gaeta’ recita l’ultimo manifesto. Ma grazie per cosa? Per aver ammainato la bandiera blu? O perché la pulizia della città è carente  e l raccolta differenziata naviga in alto mare? Eppure, la candidatura della città di Gaeta dovrebbe rappresentare per l’Amministrazione un ulteriore stimolo per potenziare e qualificare i
servizi comunali, insieme ad un’azione di tutela ambientale del litorale gaetano. Ma quest’anno, le distrazioni di Raimondi e della sua maggioranza hanno causato la perdita della Bandiera Blu, nonostante lo scorso anno il Comune abbia ricevuto dalla Provincia di Latina un finanziamento di 380 mila euro (diviso in due parti) a seguito di due progetti per incentivare la riduzione dei rifiuti urbani e la raccolta differenziata”.