Ponza, pugno duro al bracconaggio

11 maggio 2011 | 15:27
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Ponza, pugno duro al bracconaggio

La Lega Abolizione Caccia plaude all’azione antibracconaggio dei volontari

Il Faro on line – Un bracconiere che gironzola per la macchia con tanto di fucile in mano  e cartuccera in vita, come se nulla fosse e in pieno periodo di divieto venatorio generale (che intercorre dal 1 febbraio al terzo sabato di settembre).

Un altro uccellatore intento a riposizionare e innescare  in serie un mucchietto di trappole metalliche a scatto, per catturare i piccoli uccelli migratori che sostano stremati dopo l’attraversamento di ampi tratti del Mediterraneo. Due reati espressamente previsti e puniti dalla legge 157/92 sulla caccia (caccia in periodo di divieto venatorio generale, caccia con mezzi non consentiti, ed ulteriore ipotesi giurisprudenziale di furto ai danni dello Stato se in assenza di licenza di caccia).

Nelle foto allegate sono visibili due scatti del 21 aprile scorso, effettuati dai volontari di LAC, CABS e Vallevegan, i cui attivisti sono presenti da alcune settimane sull’isola di Ponza (ove resteranno almeno sino al 22 maggio, in attesa della fine del passaggio migratorio dell’avifauna) per segnalare agli organi di polizia preposti gli atti di bracconaggio primaverile, e svolgere un ruolo di deterrenza verso i soliti “morti di fame” che pensano di cacciare in sfregio a tutte le leggi statali e regionali in materia.
I soggetti immortalati nelle foto sono già stati identificati e denunciati alla Procura della Repubblica competente, con segnalazioni scritte a Corpo Forestale e Carabinieri.