La fondanità raccontata da Fabio Liguori

16 maggio 2011 | 02:32
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La fondanità raccontata da Fabio Liguori

Grande partecipazione di pubblico all’iniziativa promossa dalla Pro Loco

Il Faro on line – Un racconto della fondanità da consegnare alle nuove generazioni quella illustrata da Fabio Liguori, figlio dell’unico medico condotto di Fondi e della zona, Silvio Liguori, al quale, tra l’altro, l’Amministrazione comunale, ha voluto intitolare una strada della città. Nel suo racconto Fabio ripercorre la sua storia che s’innesta in quella della città. Fornendo ai coetanei e alle generazioni del dopoguerra, uno strumento di catalogazione della memoria. Nel libretto consegnato ai presenti, ci sono
tutti gli aspetti della storia fondana del ‘900 (con riferimenti antichi): ricordi, persone, luoghi, usanze e foto che consacrano la “fondanità”.
Organizzata dall’Associazione Pro Loco Fondi, la conversazione tra Fabio Liguori (medico) e Virginio Palazzo (avvocato e promotore culturale), con il patrocinio del Comune di Fondi, del Creia e della Banca Popolare di Fondi, ha registrato l’intervento del senatore Claudio Fazzone e del sindaco di Fondi Salvatore De Meo. “Questo è il primo degli incontri promossi sulla fondanità – ha detto Fazzone – ne seguiranno altri, dello stesso genere per sempre più avere un quadro completo sul significato del termine”. Il sindaco De Meo ha sottolineato il carattere particolare di Fondi che è quello dell’ospitalità e
dell’accoglienza, ringraziando la Pro Loco, Virginio Palazzo e la famiglia Liguori dell’evento proposto. “Siamo grati dell’opera svolta dal medico Silvio Liguori a favore della città di Fondi – ha detto De Meo – e a lui abbiamo intitolato una strada della città che lui tanto amava”.

“L’intelligenza di un popolo sta nel non disperdere la memoria storica, perché chi non conosce il suo passato è destinato ad essere straniero nella sua terra” ha esordito Fabio Liguori. In tal senso gli antenati fondani, erano lungimiranti quando non intendevano tramandare solo costumi o consuetudini di
secoli, ma trasmettere ciò che di buono e duraturo si era costruito nel passato perché fosse di esempio e ammonimento al presente. Nella formazione dell’individuo gli aspetti paesistici e ambientali (il tipo di campagna, di mare, il perenne sole) non hanno minor peso di quelli sociali. A plasmare la Fondanità avrà così contribuito il clima dovuto alla corona di monti dal dolce profilo che imprigiona in un abbraccio solare la fertile piana e il placido lago di Fondi, confinando la città in una posizione di quasi frontiera a difesa di sé. O la pianta quadrata del castrum romanum con le strette vie tutte convergenti verso il decumano (il salotto di Corso Appio Claudio), che assicura l’incontro di qualunque fondano in qualunque ora del giorno o della notte.

O infine l’inebriante profumo dei fiori di arancio (non a caso simbolo del matrimonio) che apre gli animi a beneauguranti, festose compagnie (è tuttora proverbiale un invito a nozze!). Alcune usanze hanno resistito al boom economico, ai mitici Anni ’60 e ai plumbei Anni ’70, ed all’imposizione dei mass-media, mentre la scuola di massa, il benessere diffuso e il modernismo sovvertivano le tradizioni popolari (effetto dell’evoluzione sociale e culturale, oggi ci si sposa anche in jeans!).

Attraverso il racconto di Fabio Liguori, si è scoperto che Sp’lònch’ (Sperlonga) era la spiaggia funnana (fondana) e analizzando i due portali della chiesa della Madonna del Soccorso, posta all’ingresso della città sua via Appia che viene da Monte San Biagio, c’era scritto: succurre miseris in quello rivolto verso i “poveri” monticellani che si portavano “alla città”; succurre cadentibus nel portale che accoglieva gli stessi al ritorno, finalmente sazi e ubriachi, verso Munticieji’).
Fabio Liguori non ha avuto i natali nella storica città ausonia che, di là da leggende, capitanata da Vitruvio Vacco nel 329 a. C. osò sfidare la potenza di Roma assieme ai pipernesi (Tito Livio, Ab Urbe Condita, Liber VIII, 11-20), questo dimostra come Fondi sa stregare e farsi amare da chi viene in contatto con essa: tantissimi i “figli” di Fondi che hanno dato lustro alla città, pur non nati in essa.
Gaetano Orticelli (presidente Pro Loco)