Referendum al 41,1% di partecipazione. Quorum a un soffio

13 giugno 2011 | 00:22
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Referendum al 41,1% di partecipazione. Quorum a un soffio

Nel Lazio “solo” il 39,9 per cento. Oggi ultimo giorno per votare. Ieri ai seggi anche Alemanno e Polverini

Il Faro on line – Alle 22 si conferma il trend positivo per i referendari e il quorum sembra a portata di mano, voto all’estero a parte, il cui scrutinio con l’indicazione dell’affluenza comincia lunedì. La sfida per raggiungere il quorum è quindi sempre più aperta e nel centrosinistra aumenta l’ ottimismo per l’andamento dell’affluenza che alle 12 era quasi al 12%, alle 19 era al 30% e alle 22 è appena oltre il 41%.

I dati della giornata per Pd e Idv hanno il sapore della vittoria quasi  raggiunta e comunque indicano che l’invito a disertare le urne è stato disatteso per almeno la metà degli votanti. «È come la scalata del K2, ma vedo già la vetta. Ce la possiamo fare tutti insieme», commenta Antonio Di Pietro mentre il Pd con il responsabile Organizzazione Nico Stumpo commenta: «l’affluenza è alta e ilquorum è ormai vicino. Comunque già dalla mattina il Pd segnalava la possibilità di farcela perchè si segnalava che, in base alla consultazione degli archivi del Viminale, qualunque sia stato il quesito referendario ed il tipo di referendum, quando già la prima rilevazione dell’affluenza alle urne è stata a due cifre, come nel caso di oggi, si è sempre raggiunto il quorum. Intanto tra le forze di opposizione sono Idv e Sel a commentare con maggior solerzia l’andamento delle votazioni: Leoluca Orlando le definisce “giornate importantissime per la democrazia”, e Nichi Vendola vede a portata di mano una vittoria che consenta di «uscire dal berlusconismo».

Nel campo del centrodestra, a rompere il silenzio elettorale ‚ stato Umberto Bossi che a Lesa, in provincia di Novara, ha detto che «questi referendum sono un imbroglio» e ha espresso la speranza che «la gente non vada a votare». Di fronte alla possibilit… che il quorum venga raggiunto, il leader del Carroccio ha sostenuto che «Berlusconi ha perso la capacità di comunicare in televisione».

In giornata, oltre al presidente della Repubblica Napolitano che si è recato ai seggi alle 11, hanno votato anche Pierluigi Bersani, Antonio Di Pietro e Pierferdinando Casini mentre le urne sono state disertate da molti leader del centrodestra ma non da altri esponenti della maggioranza che hanno trasmesso l’idea di un voto in ordine sparso. In mattina, per esempio, ha votato il presidente del Veneto Luca Zaia che ha espresso quattro sì, compreso quello, più inviso al premier, sul legittimo impedimento. «Se riguardasse me preferirei avereuna corsia preferenziale che sveltisse ogni procedimento. Non ritengo giusto – ha spiegato l’esponente del Carroccio – che chi amministra resti con la spada  i Damocle di qualche avviso di garanzia per poi avere dopo anni l’assoluzione con formula piena». Un’osservazione che è piaciuta alla governatrice del Lazio. «Penso che ciascuno di noi abbia il diritto e il dovere di avere un processo veloce. Anche io  chiaramente mi ci sottoporrei rapidamente», ha detto all’uscita del seggio Renata Polverini che ha votato tre sì e un no. Un altro esponente del centrodestra che non ha seguito il consiglio di non votare è stato il sindaco di Roma. «Ho votato esercitando la mia autonomia», ha detto Gianni Alemanno che ha votato solo il quesito sul nucleare.

Queste le affluenze parziali per i 4 quesiti referendari registrate alle 22 dal Viminale nel Lazio: 39.90%; 39.91%; 39.88%; 39.84%.

Alle 22 per i referendum 2011 ha votato il 41,1% dei 47,1 milioni di italiani aventi diritto. Il dato non tiene conto dei 3,3 milioni di italiani residenti all’estero. Per il quesito numero uno (servizi pubblici locali) ha votato il 41,14%; per il quesito numero due (tariffa servizio idrico) il 41,14%; per il quesito numero tre (nucleare) il 41,11%; per il quesito numero quattro (legittimo impedimento) il 41,10%. Il quorum e’ vicino. Nel 2003 per i referendum alle 22 voto’ il 17,5% ed il dato finale in Italia fu del 25,9%. Nel 2005 alle 22 voto’ il 18,7% ed il dato finale in Italia fu del 26%. Nel 2006 alle 22 voto’ il 35% ed il dato finale in Italia fu del 53,8%. Nel 2009 alle 22 voto’ il 16,7% ed il dato finale in Italia fu del 24,2%. Se, per ipotesi, nessun italiano all’estero avesse votato, il quorum sarebbe raggiunto con un’affluenza in Italia del 53,5%. Le urne per i referendum 2011 sono chiuse dalle ore 22. Riapriranno oggi (ultimo giorno disponibile) dalle ore 7 alle 15. Il ministero dell’Interno ricorda che gli elettori residenti in Italia, per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire un documento di riconoscimento e la tessera elettora personale. Chi avesse smarrito la propria tessera elettorale personale, potra’ chiederne un duplicato agli uffici comunali per tutta la durata delle operazioni di voto.