“No alla discarica, sì ad Arrow bio”

30 giugno 2011 | 23:55
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“No alla discarica, sì ad Arrow bio”

Satta: “In un momento delicato come questo bisogna smetterla di giocare”

Il Faro on line – “No a una discarica, sì al modello Pecciola a cui la presidente Polverini guarda con curiosità. Ma per abbracciare questo sistema bisogna prima di tutto che ogni comune si doti del proprio impianto, così anche Roma. La mia posizione è chiara, bene un impianto a Fiumicino ma a due condizioni: che ospiti la propria di immondizia e che la metodologia di smaltimento sia scelta dai cittadini. Io comunque rimango della mia opinione: l’unica alternativa ai vecchi metodi ormai obsoleti di smaltimento rimane Arrow Bio, la tecnologia israeliana che sarà sperimentata a Civitavecchia e che il presidente Renata Polverini conosce molto bene. Modello a impatto zero che permette di abbattere i costi di raccolta e smaltimento rifiuti, con standard elevatissimi e livelli di differenziata del 75 per cento, impensabili in Italia”.

“È necessario, in un momento delicato come questo, abbandonare i vecchi meccanismi che rischiano di far guadagnare sempre gli stessi, orientandosi verso altre metodologie, come Arrow Bio, che invece garantiscono sensibili tagli alle bollette. Se poi qualcuno volesse osteggiarla solo perché si tratta di una tecnologia israeliana, allora abbia il coraggio di dirlo ai cittadini e chiedere un’assemblea pubblica, nella quale confrontarsi con i tecnici che hanno inventato questo sistema innovativo a impatto zero”.

“Non dico no a priori a differenziata e porta a porta, ma se i cittadini saranno obbligati a differenziare i rifiuti dovranno anche essere messi al corrente che stanno facendo un lavoro che, al contrario, spetterebbe a chi prende bei soldi per lo smaltimento. Oppure dovranno aspettarsi sensibili tagli alla Tarsu, la tassa sui rifiuti solidi urbani. Altro aspetto che non va trascurato: il differenziato raccolto e trasportato nel centro di raccolta. Il gestore dovrebbe iniziare il processo di smistamento, produrre le cosiddette balle, mandarle al riciclo dal quale si genera il vero guadagno. Rimane però un fisso di circa il 20% che va smaltito. Mi piacerebbe sapere, e lo chiedo a tutti quei fautori del porta a porta, come verrà smaltito?”.

“In un momento delicato come questo bisogna smetterla di giocare. Mi appello alla Polverini stessa, unica salvezza per la Regione Lazio. Non si faccia schiacciare dal sistema Italia. Conosce personalmente Arrow Bio. E allora perché far guadagnare pochi, quando possono farlo le città e i cittadini che l’hanno chiamata a governare? Quanto valore ha per un politico come la Polverini fare delle scelte contro i cittadini? Cosa mette prima nelle scelte che fa o che farà? Perché un politico non entra di più in una visione imprenditoriale e pensa a far guadagnare l’istituzione che rappresenta? Perché un politico chiede i voti per essere eletto e dopo usa l’arma del potere  contro chi lo ha votato? Perché i miei colleghi non fanno un scatto di dignità, per riconquistare il ruolo che gli spetta, quello di sentirsi cittadini di Fiumicino?”.

Luigi Satta, (capogruppo Lista Noi Insieme)