Alluvione all’Infernetto, un disastro annunciato”

24 ottobre 2011 | 18:09
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Alluvione all’Infernetto, un disastro annunciato”

Giovedì assemblea cittadina per rivendicare il diritto alla sicurezza idraulica, agli indennizzi e ai servizi

Il Faro on line – “Quello che temevamo e denunciavamo da tempo è purtroppo accaduto e nel modo peggiore. L’Infernetto è finito sotto un mare d’acqua e fango per i ritardi nella messa in sicurezza idraulica del quartiere”.
E’ quanto affermano gli esponenti del Centro sociale – Comitato di quartiere Infernetto che spiegano: “I finanziamenti già stanziati da anni non sono mai stati utilizzati e solo ora, dopo i gravissimi danni a persone e cose, compreso un morto, forse si correrà ai ripari. Nel frattempo resta la paura che un altro disastro possa accadere di nuovo. Non possiamo più permettere che ritardi, indifferenza e rimpallo di responsabilità da parte di chi ci amministra, passino sulla nostra pelle”.

“L’Infernetto è un quartiere con tutte le carte in regola: in 18 anni dall’approvazione del Piano Particolareggiato ad oggi, ha portato alle casse del Comune milioni d’euro in oneri concessori, tra vecchie e nuove edificazioni, ma non ha visto che una misera parte di quello che doveva essere fatto, mentre le case continuano a moltiplicarsi insieme con gli abitanti”.

“Tra le richieste da noi reiterate in questi ultimi anni c’è anche e soprattutto quella della messa in sicurezza idraulica con un intervento per lo scolo delle acque e la realizzazione della rete per le acque meteoriche. I finanziamenti a suo tempo stanziati dalla Regione Lazio non sono stati utilizzati, gli unici impianti di scolo esistenti sono quelli realizzati sulle strade messe a norma con i lavori a scomputo dal Consorzio del nostro Comitato di Quartiere o da pochi privati cittadini. Negli anni nessun controllo è stato effettuato dal Comune sulla canalizzazione preesistente, che è stata eliminata dai nuovi  progetti edilizi, né si è proceduto a verifiche sull’immissione delle acque chiare nelle fogne nere”.

“Tirare in ballo l’antropizzazione del territorio come causa del disastro del 20 ottobre scorso, è solo un maldestro tentativo di sottrarsi alle proprie responsabilità: l’Infernetto era una zona di espansione edilizia già nel Piano regolatore del ’62  e quello che è diventato oggi, nel bene e nel male,  è semplicemente  frutto delle scelte delle varie Amministrazioni comunali. L’evento drammatico che ha colpito tante famiglie, alcune delle quali hanno perso tutto ciò che avevano, non può passare senza che il Comune dia precise risposte alla rivendicazione dei diritti degli abitanti dell’Infernetto”.

Per questo il Comitato di Quartiere ha indetto per giovedì 27 ottobre alle ore 17,00 una pubblica assemblea presso la scuola Mozart di viale di Castelporziano.

“E’ nostra intenzione sostenere la richiesta di stato di calamità naturale ed emergenza, chiedere la sistemazione e adeguamento della rete dei canali di raccolta delle acque piovane, la creazione della rete fognaria per le acque chiare e il blocco delle nuove edificazioni su tutto il territorio del XIII Municipio, almeno fino a quando non si arriverà ad una normalizzazione e cioè alla dotazione dei servizi previsti dal Piano Particolareggiato”.

L’Assemblea sarà anche  l’occasione per ringraziare le Forze dell’ordine, Vigili del fuoco e Protezione civile che non hanno risparmiato energie nell’aiutarci a tirarci fuori dall’acqua e dal fango.

Ulteriori informazioni su www.cdqinfernetto.it