Torna l’ora solare, domenica si dorme di più

28 ottobre 2011 | 20:24
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Torna l’ora solare, domenica si dorme di più

Come affrontare lo stress del cambiamento. Cosa fare con i bambini

Il Faro on line – Arrivederci ora legale, torna nella notte fra sabato 29 e domenica 30 ottobre l’ora solare: esattamente alle ore 03.00 infatti bisognerà spostare le lancette degli orologi un’ora indietro. L’ora legale tornerà il 25 marzo 2012. Durante il periodo di ora legale, iniziato il 26 marzo 2011, grazie proprio a quell’ora quotidiana di luce in più che ha portato a posticipare l’uso della luce artificiale, l’Italia ha risparmiato complessivamente circa 647 milioni di kilowattora (644,4 milioni di kWh il minor consumo del 2010), un valore pari al consumo medio annuo di elettricità di oltre 215.000 famiglie.

Cosa accade e come regolarsi

“Curare” a tavola lo stress, il malumore e la fatica a prendere sonno tipiche dell’arrivo dell’ora solare. La «riduzione delle ore di luce, tipica della stagione autunnale, e l’alterazione nelle abitudini ormai consolidate, rischiano infatti di moltiplicare malumori, stress e insonnia fra gli italiani», dice all’Adnkronos Salute Sara Farnetti, specialista in medicina interna e nutrizione funzionale di Roma.
«Per colpa della poca luce – spiega l’esperta – si riducono i livelli di serotonina, l’ormone del buonumore. E molti faticano a prendere sonno. Un aiuto importante arriva dall’alimentazione: fare il pieno di triptofano, precursore della serotonina, ma anche di minerali miorilassanti, come il magnesio e il potassio, e delle vitamine B3, B6 e B12, è utile a superare lo stress e a favorire il riposo notturno». Proprio perchè è il sonno il primo a risentire del cambio dell’ora, «un ruolo chiave spetta al pasto serale. Una pausa in cui fare il pieno di tutte le preziose sostanze che abbiamo citato, ma anche della melatonina, che regola il ritmo sonno-veglia. La cena, dunque, non deve essere troppo pesante e non deve appesantire la digestione. Inoltre non ci si deve mettere a tavola troppo tardi: l’ideale sarebbe mangiare alle 20, ma raccomandiamo di non superare le 21. Insomma, si deve mangiare tre ore prima di andare a letto, per non avere problemi di digestione, che insidiano il riposo».

Per superare la piccola rivoluzione dell’ora, aggiunge l’esperta, «ci si può concedere una merenda golosa: il cioccolato, ricco di melatonina, magnesio e vitamine del gruppo B, contiene preziosi antiossidanti, ha un effetto rilassante e libera le endorfine, dunque aiuta a risollevare l’umore. Ma dal momento che contiene una piccola quantità di caffeina, meglio riservarlo al pomeriggio, concedendosene non più di 10-20 grammi», raccomanda.

I bambini

Notti agitate in vista per le famiglie italiane. Portare indietro le lancette dell’orologio, come accadrà nella notte tra sabato e domenica con il ritorno dell’ora solare, si trasformerà infatti in un ‘incubo’ per 250 mila bimbi italiani: in pratica «un piccolo su due». L’ora di sonno in più, spesso salutata con gioia dagli adulti, rischia di trasformarsi in un’arma a doppio taglio per i bambini della Penisola, che potrebbero far fatica ad addormentarsi, incappando in insonnia e notti agitate. Lo spiega Italo Farnetani, pediatra e docente dell’università degli Studi di Milano Bicocca, che ricorda come i bimbi siano molto abitudinari, specie con sonno e pasti. Il loro organismo, rispetto a quello di mamma e papà, ha inoltre minori capacità di adattamento.

Ma quest’anno la vicinanza con Halloween e il giorno di festività per Ognissanti potrebbe rivelarsi un alleato prezioso per i genitori. «I piccoli – spiega infatti il pediatra all’Adnkronos Salute – potranno contare su due giorni di riposo in più per abituarsi al cambiamento, e questo è un gran vantaggio». Ogni novità per i bambini rappresenta una «piccola rivoluzione». Del resto si sono abituati «per sei mesi ad andare a dormire, ad esempio, alle 21.30 – riflette il pediatra – Il loro ritmo sonno-veglia è dunque tarato sull’ora legale: improvvisamente domenica sera si ritroveranno a letto un’ora prima e si rigireranno fra le coperte ben svegli e arzilli. Stare a letto senza dormire, però, è il primo passo verso l’insonnia, di cui già normalmente soffre un piccolo su tre».