
La scelta del Movimento Nonviolento per onorare la memoria dei caduti in tutte le guerre
Il Faro on line – “Il ricordo e il lutto per le vittime delle guerre meritano un giorno di memoria e di raccoglimento, non di festa. Un modo affinchè il loro sacrificio sia di vero monito alle nuove generazioni è dedicare quel giorno alla riflessione sulla tragedia di tutte le guerre, all’impegno per il disarmo e alla promozione delle alternative possibili” dice Pasquale Pugliese, segretario nazionale del Movimento Nonviolento.
E continua: “Fra qualche anno saranno cento gli anni che ci separano dall’avvio della “Grande guerra”: se nel frattempo saremo riusciti a trasformare il 4 novembre in una giornata dedicata alla pace ed al disarmo, piuttosto che all’esercito, sarebbe un piccolo, ma importante, segnale che il secolo delle guerre sta finalmente passando. E che stiamo cominciando a costruire, almeno in Italia, un cambio di paradigma culturale per un salto di civiltà e di umanità”.
Una posizione naturalmente sostenuta sul territorio dal centro del Movimento Nonviolento “Aldo Capitini che invita tutti i cittadini ad esporre le bandiere della nonviolenza e della pace e a difendersi dalla retorica della guerra. Molte saranno le iniziative in tutta Italia per un 4 novembre, anniversario della fine dell'”inutile strage” della prima guerra mondiale, che cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre, gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l’impegno e il rifiuto di ogni guerra, di ogni uccisione, di ogni persecuzione.
“Cerchiamo quotidianamente di dar forma e sostanza al motto capitiniano: “se vuoi la pace, attua la nonviolenza” – afferma Mattia Scaccia segretario del centro del Litorale Romano – ogni parata è una preparazione e una parata di armi e forze militari non potrà mai preparare qualcosa di buono per il nostro futuro”.
Daniele Taurino