
Riceviamo e pubblichiamo il commento di un cittadino all’articolo di Angelo Perfetti apparso nella rubrica “Appunti di Viaggio”
Lettere al Faro on line … Ho letto con molto interesse l’articolo di Angelo Perfetti circa le questioni che riguardano Fiumicino e che devono essere affrontate nel 2010. L’autore, però, dimentica una questione fondamentale che riguarda la città, la sua vocazione, il suo sviluppo, anche in quei territori dimenticati del “Nord”. Noto che la questione dell’impianto di rifiuti a Palidoro-Pizzo del Prete (Discarica ed Inceneritore) tende ad essere omessa dell’agenda politica e mi chiedo il perchè. Il territorio di Fiumicino Nord è sicuramente a vocazione agricola, biologica e di alta qualità, non sono io a dirlo, ma la storia, le tradizioni, di questi luoghi, e anche gli investimenti che nel tempo sono stati fatti dalle aziende presenti sul territorio, sia per sviluppare un marchio di qualità riconoscibile nel tempo sia per sviluppare l’occupazione diretta e l’indotto, sono stati particolarmente cospicui e finalizzati al rafforzamento dello sviluppo economico in questa direzione. Quindi un territorio ed un’economia che si regge sul delicato equilibrio del rapporto tra l’ambiente e chi ci vive, un legame intimo che fa sì che il destino di uno si leghi all’altro. E’ chiaro ed evidente quindi che una discarica e un inceneritore a Pizzo del Prete significherebbe l’annullamento di tutto questo, significherebbe il degrado dell’ambiente e conseguentemente dell’economia del territorio, dello stile di vita di chi ci vive. Per non parlare poi delle implicazioni sulla salute e dei rischi che ricadrebbero, su chi in questi territori ci vive (noi residenti), ma anche su chi si nutre dei nostri prodotti (tutti, nessuno escluso, anche i romani ignari del rischio).
La questione quindi deve rimanere all’attenzione degli amministratori, di tutte le forze politiche, da un lato per la rilevanza della questione, per la civiltà e la forza della protesta (15.000 firme raccolte contro questa ipotesi, 3 ricorsi attualmente pendenti al Tar nati da questi territori), per la salvaguardia delle persone e dell’ambiente naturale ancora intatto che l’amministrazione è tenuta ad esercitare, e dall’altro perchè nessuno pensi che eventuali incertezze o ambiguità di giudizio che potrebbero danneggiare questi territori e questi cittadini di Palidoro, di Torrimpietra, di Passoscuro, di Aranova, di Maccarese e Fregene (ma anche dei Comuni confinanti, Cerveteri, Bracciano, Anguillara, Ladispoli), possano passare sotto silenzio, possano non essere colte, possano non essere determinanti al momento del voto. Le elezioni si vincono anche con i voti del Nord di Fiumicino, e i comportamenti sulla questione dell’impianto a Pizzo del Prete decideranno gli orientamenti.
E’ finito il tempo delle rendite politiche, è in gioco la nostra salute, e di conseguenza anche la vita politica di chi, di qualsiasi schieramento sia, voglia candidarsi al dopo Canapini.
Ringrazio per l’attenzione,
Marcello Giuliacci