Occupazione, nel Lazio uno spiraglio di luce

10 gennaio 2012 | 04:22
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Occupazione, nel Lazio uno spiraglio di luce

A renderlo noto è il Centro Studi di Unindustria su dati relativi al terzo trimestre 2011.

Il Faro online – Un piccolo spiraglio di luce per l’occupazione nel Paese. Nel terzo trimestre del 2011 le forze di lavoro in Italia (24,848 milioni) sono aumentate dello 0,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2010. Nel trimestre osservato crescono sia il numero di occupati (22,948 milioni, +0,7 per cento) sia il numero di persone in cerca di occupazione (1,900 milioni, +1,9 per cento). Al contrario si rileva una diminuzione del numero di inattivi 15-64 anni (15,205 milioni) pari a -0,4 per cento. A renderlo noto è il Centro Studi di Unindustria su dati relativi all’occupazione nel Lazio nel terzo trimestre 2011. Nello stesso periodo si assiste a un incremento del tasso di attività (+0,3 punti percentuali), che sale al 61,7 per cento, e del tasso di occupazione, che si attesta al 56,9 per cento (+0,2 punti percentuali). Inoltre il tasso di disoccupazione è pari al 7,6 per cento (+0,1 punti percentuali) e il tasso di inattività scende da 38,6 per cento a 38,3 per cento. Nel Lazio l’offerta lavoro è pari a 2,450 milioni e nel terzo trimestre del 2011 fa segnare una variazione positiva più contenuta del dato nazionale (+0,1 per cento) rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. È invece in linea con l’andamento nazionale l’aumento dello 0,3 per cento registrato per il numero di occupati (2,236 milioni), mentre risulta in controtendenza il calo rilevato per le persone in cerca di occupazione (-2,2 per cento), che scendono a 214 mila. Al contrario del dato nazionale si rileva inoltre un incremento pari a +1,2 per cento del numero di inattivi 15-64 anni (1,356 milioni). Infine, nel periodo considerato, si contraggono sia il tasso di attività della regione (64 per cento) sia il tasso di occupazione (58,3 per cento), facendo rilevare rispettivamente diminuzioni di 0,2 e 0,1 punti percentuali. È in calo anche il tasso di disoccupazione, che scende di 0,2 punti percentuali portandosi all’8,7 per cento, mentre il tasso di inattività passa da 35,8 per cento a 36 per cento. 

Marco Staffiero