Affonda un peschereccio nel livornese: un morto e un disperso

12 gennaio 2012 | 00:10
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Affonda un peschereccio nel livornese: un morto e un disperso

Le reti impigliate avrebbero fatto ribaltare l’imbarcazione appartenente a una famiglia di Ponza

Il Faro on line – Un peschereccio è affondato nelle Secche di Vada, nel livornese. Il bilancio dell’incidente è di un morto e un disperso. Un’altra persona è stata messa in salvo. Lo riferiscono i vigili del fuoco che sono intervenuti con mezzi della capitaneria di porto di Livorno. L’allarme è scattato alle 10,15. I vigili del fuoco del nucleo sommozzatori, con una motobarca del distaccamento porto, stanno effettuando ricerche di superficie, in attesa di ulteriori mezzi. Il mare in quel tratto è altrimenti troppo profondo, oltre 70 metri.Il superstite, Roberto Caddeo, è stato tratto in salvo da un altro peschereccio, che si chiama ‘Erpiu’ e che ha anche recuperato il cadavere di Silverio Curcio, di origini campane. Il disperso è Davide, figlio di Silverio. Dal Santa Lucia non è risultato alcun Sos. I ricercatori stanno utilizzando una telecamera subacquea per individuare il relitto. “Il peschereccio è affondato nel giro di 6-7 minuti: il tempo di salpare le reti e avvicinarci al punto dell’incidente ed era già sparito”. Sono le parole di Biagio Barraco, che fa parte del peschereccio ‘Er Piu«, che ha tratto in salvo l’unico superstite del ‘Santa Lucia IÌ, ribaltatosi stamani al largo di Vada (Livorno), e ha recuperato il corpo senza vita del comandante dell’imbarcazione, Silverio Curcio. La famiglia Curcio, originaria di Ponza (Latina), ha sempre vissuto di pesca tramandando questa esperienza di padre in figlio. Il mare ha dato loro da vivere, ma ha anche tolto, causando lutti.
“Abbiamo visto il peschereccio intorno alle 9,30 – racconta Barraco – rovesciato, con la prua verso l’alto, sembrava quasi una balena. Era a un miglio da dov’eravamo noi. Abbiamo impiegato meno di 5 minuti a
recuperare le reti e siamo andati a tutta velocità verso il peschereccio. Quando siamo arrivati, però, era già affondato. Abbiamo visto una persona in mare che si agitava e abbiamo trovato il marinaio (Caddeo, il superstite, ndr) che con un braccio si teneva a un parabordo e con l’altro stava tenendo il corpo di Curcio. Così abbiamo recuperato entrambi”.

(Fonte TMNews e Ansa)