“Fideiussone sul contenzioso”, Federbalneari risolve il problema dei canoni demaniali

L’azione di intermediazione di Renato Papagni alla conferenza dei Capi Gruppo nel Comune di Fiumicino mette tutti d’accordo
Il Faro on line – Il Comune di Fiumicino si affaccia al mare. Un primato positivo, Fiumicino risulta infatti la prima amministrazione comunale della Provincia di Roma ad affrontare a viso aperto il conflitto tra Stato, (rappresentato dal Demanio) ed imprenditoria balneare. Si è tenuto nella mattinata di oggi, lunedì 16 gennaio, un tavolo nella sala riunioni del Consiglio Comunale per dibattere sul problema della definizione dei criteri di calcolo dei canoni demaniali. Presenti i Capi Gruppo, il Presidente del Consiglio di Fiumicino, Mauro Gonnelli, le rappresentanze delle associazioni balneari, il Direttore dell’Agenzia del Demanio del Comune di Fiumicino Massimo Guidi, l’avvocatura del Comune di Fiumicino.
La questione a Fiumicino è molto delicata, molti concessionari rischiano di perdere l’azienda; a causa il mancato versamento all’erario, è stato avviato l’iter di decadenza della concessione. Le aziende balneari hanno, infatti, smesso di pagare il canone a causa del raddoppio delle tariffe demaniali, introdotte dalle disposizioni inserite dalla Circolare n°22 del 2009 dal Ministero Dei Trasporti. Il provvedimento, equiparando le pertinenze demaniali,(cucine, bagni, magazzini) a quelle commerciali, andava ad aumentare il canone, fino a quasi raddoppiarlo.
Questa la proposta di FederBalneari Italia: partendo dal presupposto che nessun concessionario dovrà astenersi dal pagamento del canone demaniale, i titolari degli stabilimenti pagheranno la quota del canone che hanno sempre sostenuto, riguardo invece alla soma aggiuntiva (quasi il doppio), l’iniziativa di FederBalenari Italia prevede il congelamento della quota restante attraverso il pagamento con la formula di garanzia della Fideiussione.
Altre ipotesi sostenute da altre sigle balneari intendono invece impugnare la causa e percorrere la via del Tribunale, astenendosi totalmente dal pagamento della soma restante del canone.
“Il dopo 2015” è già alle porte – spiega alla platea il Presidente Renato Papagni – Sarebbe opportuno per i balneari avvicinarsi a quella data senza macchie e soprattutto senza aver attivato procedure di decadenza della concessione. In sintesi, in attesa dell’esito della sentenza che avverrà a data da destinarsi, entrambe le controparti, Amministrazione e sistema balenare avrebbero un vantaggio: il Comunale risolverebbe l’antipatico problema della riscossione, e i balneari potrebbero aspettare l’esito della sentenza senza inadempienze e con i conti a posto. Sarà poi il Tribunale a legittimare i conti dei titolari delle concessioni”.
Resta comunque aperto il tavolo, è stata convocato da parte di Mauro Gonnelli, Presidente del Consiglio del Comune di Fiumicino, un altro momento di confronto per la prossima settimana.
Restano aperte le distanze tra FederBalneari e le altre sigle sindacali dei balneari che rimarcano una improduttiva posizione conflittuale con tutto il mondo che li circonda.
Resta aperta la questione della regolamentazione della disciplina di canoni demaniali. E’ colpa, infatti, di questa annosa situazione di incertezza normativa riguardo l’analisi del calcolo del demanio, se i balneari di Fiumicino si trovano in uno stato critico di pendenza, come del resto tutta l’Italia balneare.