Vincoli idrogeologici sui B4a, il Pdl: “Ecco chi ci guadagna”

18 gennaio 2012 | 04:30
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Vincoli idrogeologici sui B4a, il Pdl: “Ecco chi ci guadagna”

“Prima evidenziano gli ostacoli, poi studiano come risolverli” . Pronto un dossier sui conflitti di interessi di alcuni professionisti

Il Faro on line – “Quello che sembrava un giallo degno della migliore Agatha Christie, ha avuto il suo ennesimo colpo di scena”. E’ l’incipit di un comunicato del pdl, a firma dei consiglieri Mauro Gonnelli, Anselmo Tomaino, Valerio Addentato, Claudio Paolini e Massimiliano Graux. “Avevamo fin dall’inizio denunciato il rischio che dietro la querelle B4\A si alimentasse il gioco di certe lobbies di tecnici che tenta di rendere cronici quei vincoli che a parole dovrebbero essere temporanei, con uno scopo evidente: trasformare incarichi professionali occasionali in incarichi perpetui, per tecnici esperti del settore ambientale e idrogeologico, gestendo così somme ingentissime tra studi e progettazioni. Come abbiamo potuto leggere dai curricula di alcuni professionisti particolarmente attenti al nostro Comune, facilmente consultabili su internet – scrvono i consiglieri del pdl – il meccanismo funzione in modo molto semplice: negli ultimi anni, in particolare la Regione Lazio a guida Marrazzo\Montino e l’Autorità di Bacino, hanno commissionato diversi studi per verificare l’assetto idrogeologico del nostro territorio, finendo per determinare un sistema di vincoli complesso ai quali i Comuni hanno dovuto adeguare i propri strumenti urbanistici.
Fin qui il fatto è noto. La stravaganza risiede nel fatto che, come accaduto per Fiumicino, lo stesso ingegnere che ci condanna ha monopolizzato tra il 2003 e il 2008 gran parte degli incarichi regionali sull’assetto idrogeologico. E fa parte dello stesso gruppo che poi si è aggiudicato i bandi pubblici di selezione di professionisti per redigere i piani che dovrebbero portarci fuori dai vincoli. Praticamente prima viene pagato per complicarci la vita e poi nuovamente pagato per darci la soluzione di un rebus che solo chi l’ha pensato conosce. È quasi indiscutibile il fatto che questo metodo stia strozzando le amministrazioni locali, che sempre di più vengono condizionate da un sistema tecnocratico tanto bravo a trovare rapide soluzione per i grandi capitali, quanto a complicarle ai piccoli proprietari e imprenditori locali. Chiederemo immediatamente di verificare se sussistano i presupposti di incompatibilità e conflitto di interesse per tutti quei tecnici che sono presenti contemporaneamente con incarichi nei vari enti interessati con ruoli da controllati e controllori. Visto che in questa storia la sorpresa è sempre dietro l’angolo- concludono – magari scopriremo che nelle prossime settimane diverrà necessario ripetere uno studio idrogeologico anche per il porto turistico. A chi verrà commissionato lo studio? Se potessimo scommettere un euro sapremmo su chi puntare. Chiariamo fin da subito, a scanso di equivoci, che non accetteremo mai e poi mai nessuna deperimetrazione parziale dell’Isola Sacra. Le B4\A dell’Isola Sacra, Aranova e Vignole rappresentano per noi una irrinunciabile risposta all’economia locale. Non vorremmo trovarci costretti nei prossimi mesi a valutare l’ipotesi di rivedere tutti i grandi interventi che si stanno pianificando a Fiumicino.
Siamo consapevoli della gravità di quanto stiamo denunciando, ma la ricerca della verità è sempre stata a rimane il nostro primo obiettivo”.