Federlazio lancia l’allarme: purtroppo ora è corretto parlare di recessione

20 gennaio 2012 | 13:28
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Federlazio lancia l’allarme: purtroppo ora è corretto parlare di recessione

Indagine Congiunturale sull’andamento delle piccole e medie imprese del Lazio

Il Faro on line – La situazione economica non è delle migliori e il futuro rimane sempre più incerto. L’Indagine Congiunturale della Federlazio sull’andamento delle piccole e medie imprese del Lazio, realizzato su un campione di 350 imprese della regione parla chiaro: nel corso del secondo semestre 2011 il saldo di opinioni sull’andamento degli ordini mostra un serio peggioramento rispetto agli esiti della prima parte dell’anno. A livello complessivo, infatti, le imprese segnalano una contrazione nel saldo sugli ordini ricevuti che, in precedenza positivo e pari a +3, assume ora valore negativo, -13, diminuendo di 16 punti.

Un peggioramento che si verifica in ciascuna delle tre macro aree geografiche dalle quali le imprese hanno ricevuto gli ordini nel semestre, pur se l’intensità della contrazione è maggiore sul mercato extra-europeo, che comunque resta l’unico a non far segnare un valore negativo. Difatti il saldo sugli ordini ricevuti dai paesi dell’Unione Europea subisce una ulteriore contrazione, di 13 punti, rispetto al primo semestre del 2011: da -7 difatti si scende a -20. Sul versante degli investimenti, il 32,6% delle imprese, rispetto al precedente 33,1%, ha dichiarato di averne effettuati nel secondo semestre 2011. Una flessione, data la situazione di generale crisi economica, tutto sommato contenuta. Nel secondo semestre 2011 si riduce sia la percentuale di imprese che ha diminuito l’occupazione sia la percentuale delle imprese che l’ha aumentata.

L’indagine ha rilevato anche le previsioni a breve sui prossimi sei mesi, dalle quali emerge che, per quanto concerne gli ordinativi, le imprese non si attendano miglioramenti. Nel prossimo semestre le imprese si attendono un robusto calo degli ordini dal mercato interno (da +21 a -9) e una sensibile flessione sul mercato estero, che passa da +19 a +6 nel caso europeo, e da +14 a +7 in quello extra-europeo, complici forse anche gli effetti attesi della manovra sui conti pubblici varata dal governo il 5 dicembre. Infine, per quanto concerne le previsioni d’investimento, la percentuale delle imprese che ha manifestato l’intenzione di fare investimenti, pari al 30,5%, è sostanzialmente invariata rispetto al semestre precedente (30,3%). La Federlazio a poi invitato gli imprenditori del campione a segnalare le principali problematiche che, a loro avviso, hanno influenzato più negativamente l’attività della propria azienda nel secondo semestre 2011.Come nella precedente indagine, anche nel secondo semestre 2011 il principale problema che ha influenzato negativamente l’attività delle imprese è stato quello dei “ritardi dei pagamenti da parte dei clienti privati”, ora indicato nel 31,0% dei casi rispetto al 26,7% di sei mesi fa.

Segue il problema della “insufficienza della domanda”, indicata nel 21,5% dei casi rispetto al precedente 24,7%. Accanto al mancato pagamento da parte dei clienti privati, problema sempre più grave per le imprese, si segnala l’aumento della percentuale dei casi in cui le imprese hanno indicato “il ritardo dei pagamenti da parte della PA”, ora al 18,6% rispetto al precedente 15,1%. “Nella nostra regione, la situazione è talmente grave che si può cominciare a parlare di “recessione”- ha dichiarato il Presidente della Federlazio, Maurizio Flammini -. Nelle prossime settimane la Federlazio organizzerà una grande manifestazione/fiaccolata per sensibilizzare le Istituzioni sui recenti gravissimi casi di suicidio di imprenditori, spesso dovuti ai mancati pagamenti da parte della Pubblica amministrazione”.

Marco Staffiero